Porsche ripensa ai piani per l'elettrico, ora non è più una priorità

Porsche ha recentemente rivisto la sua strategia di elettrificazione, adattandola alle mutevoli condizioni del mercato. L'azienda tedesca punta a consegnare oltre l'80% dei suoi veicoli in versione completamente elettrica entro il 2030, ma riconosce che la transizione sta richiedendo più tempo del previsto. Le vendite di Porsche elettriche mostrano andamenti diversi nei mercati principali: buoni risultati in Cina, numeri più bassi in Europa e andamento altalenante negli Stati Uniti (Tom's Hardware Italia)

Ne parlano anche altri media

La gamma di veicoli elettrici di Porsche è destinata a diventare molto più ampia e, oltre a diverse vetture 100% elettriche in arrivo (come la Macan, 718 Cayman e Boxster), la casa di Stoccarda ha annunciato che la Cayenne continuerà a essere offerta sia ibrida che a combustione interna oltre il 2030. (Automoto.it)

Per questo, ha deciso di rivedere i suoi obiettivi di vendita dei veicoli elettrici. Questo traguardo è stato confermato ma solo se saranno soddisfatte determinate condizioni tra cui un'adeguata richiesta da parte dei clienti e progressi nello sviluppo dell'elettromobilità. (HDmotori)

La notizia però è un'altra: la nuova Porsche Cayenne non sarà solo elettrica, come anticipato già qualche tempo fa. (Motor1.com Italia)

Perché Porsche inchioda sull’auto elettrica

La svolta verrà inaugurata a partire dalla quarta generazione della Cayenne che debutterà nel corso del 2025 in versione elettrica, ma manterrà in gamma anche l’attuale variante termica continuando ad aggiornare il classico V8 twin-turbo per conformarsi alle future normative sulle emissioni che poi verrà affiancato da una nuova motorizzazione ibrida con l’obiettivo di offrire tre varianti di powertrain, termico, ibrido ed elettrico. (Il Sole 24 ORE)

La Porsche ha messo mano ai suoi obiettivi di elettrificazione e, di conseguenza, al suo piano prodotti per tener conto di un andamento del mercato che non sta rispettando le previsioni iniziali. (Quattroruote)

Tossisce rumorosamente il rumore di Porsche, registrando una flessione del 7% delle consegne mondiali nella prima metà dell’anno e crollando del 33% in Cina, con azioni che stazionano tra i 60 e i 70 dollari a cedola, quasi la metà del valore post Ipo quando toccarono i massimi di 120 dollari. (Start Magazine)