Diario minimo (di un conflitto). Hezbollah – Israele: lo scontro è inevitabile, perché Unifil ha fallito
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Di Luciano Assin Hezbollah si finanzia col commercio della droga, oltre che con gli aiuti iraniani. Sotto gli occhi (ciechi) di UNIFIL si è armata, ha costruito tunnel fin sotto al confine israeliano e si preparava a un altro 7 ottobre, ancora più sanguinoso, nel Nord di Israele “Dal settentrione si rovescerà la sventura”. La frase in questione è una profezia di Geremia (quando ancora essere profeti era una professione seria e rispettata). (Mosaico-cem.it)
Su altre fonti
Soldati libanesi perlustrano l'area di un edificio distrutto da un nuovo attacco israeliano nella periferia meridionale di Beirut. Beirut, 2 nov. (il Dolomiti)
Circa 20 razzi sono stati lanciati dal Libano nell'ultimo sbarramento mirato a Nahariya e alle comunità circostanti nella Galilea occidentale. (Civonline)
. "L'Idf continuerà a difendere lo Stato di Israele e il suo popolo dalla minaccia rappresentata dall'organizzazione terroristica Hezbollah", si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram. (Tuttosport)
Nonostante la devastazione, molti residenti restano determinati a non abbandonare le loro case. Dopo piu' di un mese di intensi bombardamenti israeliani, i sobborghi meridionali di Beirut mostrano segni di distruzione massiccia. (Tiscali Notizie)
Le vite umane prima di tutto, ovviamente. Ma sui vari teatri di guerra in Medio Oriente un inestimabile patrimonio culturale rischia di scomparire davanti ai nostri occhi. Le immagini trasmesse ieri da una tv libanese mostrano le macerie di altri edifici di Baalbek, nella valle della Beqaa, appena centrati da missili israeliani. (Avvenire)
“Stiamo colpendo tutte le parti del Libano e voglio chiarire che, con o senza un accordo, la chiave per riportare la calma, la chiave per garantire che i nostri cittadini nel nord possano tornare nelle loro case in sicurezza, è prima di tutto allontanare Hezbollah oltre il fiume Litani; in secondo luogo, colpire qualsiasi tentativo di riarmo; e, in terzo luogo, rispondere con forza a qualsiasi azione contro di noi”, ha detto il premier. (LAPRESSE)