Migranti in Albania, la denuncia dell'esperta: "Violato il loro diritto alla difesa, il dissenso sarà considerato un reato"

"Ancora una volta il governo italiano affronta il fenomeno migratorio con modalità e metodi non conformi alla Costituzione e alle norme internazionali". A intervenire sull'apertura dei centri in Albania per i migranti soccorsi nel Mediterraneo è l'avvocata immigrazionista Rosa Emanuela Lo Faro, in passato legale di Ong e di recente dei migranti coinvolti nel caso della giudice Apostolico per cui non fu convalidato il trattenimento a Pozzallo (la Repubblica)

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Ci siamo presi del tempo in più perché tutto fosse fatto nel migliore dei modi, ma siamo molto soddisfatti dei risultati di questo lavoro. "L'Italia ha dato il buon esempio con la sottoscrizione del Protocollo Italia-Albania, per processare in territorio albanese, ma sotto giurisdizione italiana ed europea, le richieste di asilo. (Tiscali Notizie)

Mentre a Lampedusa proseguono gli sbarchi, con oltre mille arrivi nelle ultime ore e l'hotspot di nuovo sotto pressione, in Albania è arrivata la nave della Marina Militare con a bordo 16 migranti che inaugura di fatto le attività dei due centri di accoglienza frutto dell'accordo tra Roma e Tirana. (Sky Tg24 )

Perego critica duramente l’iniziativa, definendola una transizione “dai muri alle prigioni”, con strutture che impediscono la libertà di movimento e senza accesso a cellulari. – Monsignor Gian Carlo Perego, presidente della Commissione Cei per l’immigrazione e della fondazione Migrantes, esprime amarezza per l’accordo tra Italia e Albania sulla gestione delle richieste d’asilo dei migranti. (Stranieri in Italia)

La nave Libra attracca in Albania, ecco che cosa succede adesso (la sinistra impazzisce)

. A gruppi di 4, i 16 immigrati hanno percorso a piedi le poche decine di metri che separano la banchina dall'ingresso dell'hotspot allestito all'interno del porto. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

I migranti, dieci di nazionalità bengalese e sei egiziani, sono stati trasferiti nell’hotspot appositamente allestito dall’Italia nei pressi del porto per sottoporsi a uno screening sanitario e alle procedure di identificazione prima di essere inviati al centro di accoglienza di Gjader, a circa 50 chilometri da Shengjin. (Stranieri in Italia)

"Un corteo di imbarcazioni - scrive sui social il segretario di Più Europa -, tra cui un pattugliatore della Marina, per deportare sedici, e ripeto 16!, poveri cristi nella nuova colonia detentiva italiana in terra d'Abania. (Liberoquotidiano.it)