Delitto di Avetrana, un pool di tre avvocati per lo stop alla fiction. La scrittrice Piccinni: «Tanti buchi neri in questa storia»

A suo tempo il Comune si costituì parte civile nel processo penale che finì con le condanne degli imputati, accusati dell’omicidio di Sarah Scazzi e dell’occultamento del cadavere, e al risarcimento per danno all’immagine della cittadina. Oggi la serie tv «Avetrana - Qui non è Hollywood», in onda dal 25 ottobre prossimo su Disney+, ripropone il tema. Anzi rende ancora più acuto lo sfregio che gli avetranesi sentono che viene loro imposto perché «accentua il pregiudizio che il titolo già lascia presagire nel catapultare l’attenzione dell’utente sul territorio più che sul caso di cronaca». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Il tribunale civile di Taranto ha accolto il ricorso dei legali del Comune di Avetrana per bloccare la serie "Avetrana-Qui non è Holliwood". (il Giornale)

BOLOGNA- Il Tribunale di Taranto accoglie il ricorso del sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi: si dovrà attendere ancora per la messa in onda della fiction sul delitto di Sarah Scazzi, la 15enne scomparsa e poi ritrovata, purtroppo senza vita, nella cittadina pugliese 14 anni fa. (Dire)

Il Tribunale di Taranto, infatti, ha accolto il ricorso del sindaco della città pugliese, emettendo un provvedimento di sospensione cautelare. Avrebbe dovuto debuttare il 25 ottobre su Disney+, ma la serie tv Avetrana - Qui non è Hollywood, incentrata sul delitto di Sarah Scazzi, non andrà in streaming da quel giorno. (La Gazzetta dello Sport)

Qualche giorno fa il sindaco di Avetrana aveva pubblicato una nota: «La stessa comunità ha da sempre cercato di allontanare da sé i tanti pregiudizi dettati dall’omicidio, dal momento che la tragedia destò sgomento nella collettività, interessata da una imponente risonanza mediatica, che stimolò l’ente a costituirsi parte civile nel processo penale a carico di Michele Misseri, fino alla condanna degli imputati al risarcimento del danno all’immagine in favore del Comune di Avetrana per una serie di riflessi negativi sulla collettività». (Vanity Fair Italia)

Lo ha deciso il giudice della sezione civile del Tribunale di Taranto, Antonio Attanasio, accogliendo il ricorso d'urgenza presentato dal sindaco di Avetrana Antonio Iazzi con un provvedimento di sospensione cautelare della messa in onda della serie tv. (L'Unione Sarda.it)

La serie sull'assassinio di Sarah Scazzi può fornire spunti di riflessione sulla società e stimolare un dibattito necessario alla luce delle nuove sensibilità. (Fanpage.it)