Strage Borsellino, ci sarà un altro processo per depistaggio. A giudizio 4 poliziotti: per i pm mentirono al dibattimento

Trentadue anni dopo la strage di via d’Amelio, ci sarà un altro processo per il depistaggio delle indagini sulla morte del giudice Paolo Borsellino. E alla sbarra ci saranno, ancora una volta, esponenti delle forze dell’ordine: sono accusati di aver mentito davanti a un giudice, intralciando in questo modo l’accertamento della verità. Con questa contestazione il gup di Caltanissetta, David Salvucci, ha rinviato a giudizio i poliziotti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli: devono rispondere del reato di depistaggio. (Il Fatto Quotidiano)

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Ci sarà un nuovo processo sul depistaggio sulle indagini sulla strage di Via D’Amelio, in cui furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Lo ha deciso il Gup di Caltanissetta David Salvucci, accogliendo così la richiesta del pm Maurizio Bonaccorso. (Il Sole 24 ORE)

Secondo la procura avrebbero reso false testimonianze in un altro precedente processo relativo a false piste investigative sulla strage di via d'Amelio (LAPRESSE)

Il gup di Caltanissetta ha rinviato a giudizio oggi, per il reato di depistaggio appunto, quattro agenti di polizia: Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli. (Corriere della Sera)

Strage di via D'Amelio, 4 poliziotti a giudizio per depistaggio sul delitto Borsellino: «Hanno detto il falso»

Il pm Maurizio Bonaccorso ha chiesto, al termine dell'udienza preliminare che si è svolta oggi a Caltanissetta, il rinvio a giudizio per quattro poliziotti, Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli per il reato di depistaggio. (Sky Tg24 )

'Non hanno depistato', 'non hanno mentito al processo', 'sono servitori dello Stato', ma, soprattutto, i quattro poliziotti del Gruppo investigativo Falcone e Borsellino accusati del depistaggio sulle indagini sulla strage di via D'amelio, erano (Adnkronos)

Disposto il rinvio a giudizio per i poliziotti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio ZerilliIl dal gup del Tribunale di Caltanissetta, David Salvucci. Il procedimento si era concluso in appello con la prescrizione del reato di calunnia per tre loro colleghi: Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. (ilmessaggero.it)