La storia di Pompei riscritta grazie al dna antico: la scoperta

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Morti sul lavoro

Grazie a uno studio innovativo condotto da un team internazionale sul DNA antico degli abitanti di Pompei, è stato possibile estrarre materiale genetico da alcuni dei calchi in gesso dei pompeiani, ricavando dettagli sorprendenti che riscrivono la storia della famosa colonia romana. La nuova scoperta su Pompei grazie all’analisi del DNA antico L’analisi del DNA antico ha permesso ai ricercatori di gettare nuova luce sugli abitanti di Pompei, cambiando profondamente le ipotesi fatte finora sulle loro vite e sulle loro origini. (inItalia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nuove scoperte da Pompei potrebbero cambiare la nostra conoscenza sul grande sito archeologico. Un recente studio condotto da ricercatori dell’Università di Firenze, dell’Università di Harvard e dell’Istituto Max Planck di Lipsia ha utilizzato l’analisi del DNA antico per rivedere le interpretazioni tradizionali riguardanti gli abitanti di Pompei, sepolti durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d. (Finestre sull'Arte)

Che è diversa da quella finora ipotizzata. (Fanpage.it)

Identità e relazioni familiari delle più note vittime di Pompei non coincidono con i ruoli che la moderna interpretazione archeologica aveva assegnato a queste persone, rimaste sepolte dalla cenere della catastrofica eruzione del Vesuvio del 24 ottobre del 79 d. (Focus)

Il Dna antico riscrive la storia degli abitanti di Pompei: l'ultimo abbraccio tra sconosciuti e non tra parenti

Lo studio sui resti ossei pubblicato in una ricerca internazionale guidata dall'Università di Firenze, dall'Università di Harvard, dal Max Planck Institute di Lipsia. (AGI - Agenzia Italia)

“Sono emersi elementi determinanti per escludere la possibilità che si tratti di legami familiari”, spiega David Reich dell’Università di Harvard. Dopo secoli, i corpi sepolti sotto la cenere di Pompei continuano a svelare segreti. (BlogSicilia.it)

Per secoli è stata considerata una madre, ma adesso si rivela essere un uomo che non ha alcuna relazione di parentela con il bambino che sta cercando di proteggere, famiglie che non sono tali, composte da persone che nel momento della tragedia si sono trovate vicine per puro caso, ma anche stranieri, che cercano di sfuggire come gli altri alla catastrofica eruzione che sta per investirli: sono le storie che vengono ora riscritte grazie al Dna antico estratto per la prima volta da alcuni dei calchi degli abitanti di Pompei, sepolti dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d. (Corriere Fiorentino)