Inflazione Usa: nessuna sorpresa, taglio tassi Fed quasi certo a dicembre
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L’inflazione statunitense accelera al 2,7% novembre e l’indice Cpi core resta stabile al 3,3%, ben lontano dal target del 2% della Fed. I dati, in linea con le attese, non cambiano sensibilmente lo scenario in vista della riunione di politica monetaria della prossima settimana. Se vuoi aggiornamenti su Banche Centrali, Dati Macroeconomici inserisci la tua email nel box qui sotto: Iscriviti Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy. (Finanzaonline)
Ne parlano anche altri giornali
MILANO – Le Borse europee proseguono contrastate la seduta che sarà caratterizzata dall'attesa per la pubblicazione del dato sull'inflazione Usa di novembre (atteso per le 14:30 ore italiane), in cui il mercato spera di trovare conferme sul previsto nuovo taglio dei tassi Fed la prossima settimana. (la Repubblica)
I prezzi core, depurati dalle volatili componenti energetica e alimentare, sono saliti del 3,3 per cento. L’inflazione americana rimane testarda: i prezzi al consumo sono aumentati del 2,7% nell’ultimo anno a novembre, più del 2,6% misurato il mese precedente. (Il Sole 24 ORE)
punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,49% un nuovo taglio dei tassi di interesse da parte della Fed alla (Tuttosport)
In flessione i rendimenti dei titoli di stato europei. L'indice Stoxx 600 sale dello 0,2%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Le Borse europee sono in rialzo con l'avvio di Wall Street. Sul fronte valutario l'euro scende a 1,0506 sul dollaro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un aumento dello 0,3% su base mensile, dopo il +0,2% del mese precedente e uguale al +0,3% atteso dagli analisti. (LA STAMPA Finanza)