Violenza di genere, alla ricerca delle «cicatrici» sul Dna che possono avere, nel tempo, ricadute sulla salute delle donne
La violenza lascia «cicatrici» non solo sulla psiche ma anche sul Dna delle donne che la subiscono. E le ricadute sulla salute potrebbero manifestarsi a distanza di 10-20 anni. Ma quanto sono profonde quelle cicatrici? La donna che ha subito violenza potrebbe essere più suscettibile, a lungo termine, allo sviluppo di un tumore all'ovaio o una malattia cardiovascolare o autoimmune?Sono le domande cui darà risposta la nuova fase multicentrica del progetto EpiWe (Epigenetics for Women), promosso dall’Istituto Superiore di Sanità, che chiede la collaborazione di tutte le donne che hanno subito violenza, attraverso un semplice prelievo di sangue. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altre testate
Quanto sono profonde le cicatrici che inevitabilmente una violenza lascia sulla vittima, quanto incide sul Dna delle donne con ricadute sulla salute a lungo termine? Sono le domande cui darà... (Virgilio)
L’Istituto superiore di sanità annuncia la seconda fase del progetto EpiWe, che va a caccia delle ‘cicatrici genetiche’ della violenza di genere per riuscire a prevenirne gli effetti, e lancia un video-appello alla popolazione femminile: c’è bisogno di voi, di te, “aiuta chi ha subito violenza a riprendersi il futuro. (Il Fatto Quotidiano)
I maschi sono aggressivi “di natura”, ce l'hanno scritto nel DNA. Quante volte lo abbiamo sentito dire? Eppure frasi del genere contengono una enorme quantità di errori scientifici e culturali. (Lucy. Sulla cultura)
La violenza lascia cicatrici sul Dna. Iss chiede a donne di donare campioni biologici per studiare gli effetti e prevenire danni alla salute (Quotidiano Sanità)
Detto in termini diretti e crudi: i traumi psichici possono essere trasmessi ai figli e da loro ai nipoti, attraverso modifiche molecolari stabili nel Dna. (Corriere della Sera)