Alessandra Ghisleri: "Cosa rischia il centrodestra in Abruzzo"

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Liberoquotidiano.it INTERNO

L'Abruzzo non è la Sardegna, ma il centrodestra deve fare molta attenzione alle elezioni regionali del 10 marzo. A dirlo, in una intervista su La Stampa, è Alessandra Ghisleri, la sondaggista direttore di Euromedia Research. Allo stesso modo, sottolinea, il centrosinistra non deve commettere l'errore di proiettare a livello nazionale un verdetto come quello sardo che resta molto ancorato a dinamiche locali e peculiari. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri giornali

“Siamo arrivati tardi, secondo me, con il candidato, e hanno vinto per tremila voti. Dai, su...”: lo dice Arianna Meloni ai microfoni di Piazza Pulita su La7, commentando la sconfitta in Sardegna. La sorella della premier nega che il ritardo nell’indicazione del candidato è stato causato da litigi interni alla coalizione (Fdi dopo settimane di tensione con la Lega ha imposto il suo candidato, Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari). (Corriere della Sera)

Sconfitto Paolo Truzzu, ex sindaco di Cagliari, proposto invece dal centrodestra. Dai su": Arianna Meloni lo ha detto di sfuggita ai microfoni di Piazzapulita, la trasmissione condotta da Corrado Formigli su La7, riferendosi alle regionali vinte, per un pugno di voti, dalla candidata del centrosinistra Alessandra Todde. (Liberoquotidiano.it)

Elezioni regionali Sardegna: il commento del caporedattore a Radio Cusano Campus durante lo spoglio La Sardegna come turning point? (Termometro Politico)

Arianna Meloni sulla Sardegna: “Hanno vinto per 3mila voti, dai su...” “Siamo arrivati tardi, secondo me, con il candidato, e hanno vinto per tremila voti. Dai, su...”. Questo il commento di Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia e sorella della premier, sulle Regionali in Sardegna. (Sardegna Live)

Arianna Meloni: “Sardegna? Hanno vinto per 3mila voti, dai su…” (SulPanaro)

Lo scivolone probabilmente è stato propiziato da un errore in premessa che tradisce l’esistenza di un peccato originale dal quale la coalizione non riesce ad affrancarsi. (L'Opinione delle Libertà)