I roghi in Cile non si fermano: salgono a 112 i morti nella regione di Valparaíso. 1600 persone rimaste senza casa

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Sale a 112 il numero dei morti causati degli incendi boschivi in Cile, dove da giorni è in corso una vasta emergenza nella regione di Valparaíso. Il presidente Gabriel Boric ha dichiarato lo stato d’emergenza già lo scorso venerdì 2 febbraio, quando sono esplosi i primi focolai, assicurando che sarebbero state mobilitate “tutte le risorse necessarie“. Da quanto comunicato dai Vigili del fuoco, ancora al lavoro, e dalle autorità locali, sono circa 1600 le persone rimaste senza casa, e altre 200 risultano attualmente scomparse. (Il Fatto Quotidiano)

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E’ sempre più drammatico il bilancio degli incendi che ha colpito negli ultimi giorni il Cile. Stando a quanto diffuso dalle autorità cilene il numero di vittime è salito a 112. Questa catastrofe ha causato una devastazione su vasta scala, con migliaia di abitazioni danneggiate o distrutte e un gran numero di persone rimaste senza tetto. (Meteo Italia)

Risultano ancora oltre 300 persone disperse a causa degli incendi che hanno devastato il Cile centrale per diversi giorni. Il Servizio medico legale (Sml) a Valparaíso ha fornito a metà giornata un altro aggiornamento sul numero delle vittime degli incendi, che ora sono salite a 131. (MeteoWeb)

I sopravvissuti affermano anche che in molti non hanno voluto abbandonare le loro case per timore di furti e altri accusano le autorità di aver lanciato l'allarme quando ormai era troppo tardi. (Corriere del Ticino)

Il bilancio delle vittime accertate degli incendi che hanno colpito il Cile centrale e' salito a 112. Lo hanno annunciato le autorita' spiegando che i vigili del fuoco sono ancora al lavoro su una quarantina di focolai ancora attivi. (Il Mattino di Padova)

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