San Luca, caso Strangio: vertice in Procura. Mentre si attende l’esame del Dna

Vertice degli investigatori negli uffici della Procura di Locri e indagini a 360 gradi, vista la delicatezza e l’importanza dell’inchiesta di San Luca , dietro la quale aleggiano già da giorni ombre sinistre e inquietanti. Mentre si resta in attesa dell’esame del Dna sui piccoli resti carbonizzati di frammenti ossei (con molto probabilità di natura umana anche se si è ancora in attesa di conferme ufficiali), rinvenuti all’interno del fuoristrada totalmente distrutto dal fuoco di Antonio Strangio e degli altri accertamenti tecnici che saranno effettuati dai carabinieri del Ris di Messina e dai carabinieri del Gruppo di Locri e della Compagnia di Bianco, che dovranno chiarire dubbi, incertezze e interrogativi che ancora ruotano e avvolgono la vicenda. (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)

La notizia riportata su altri media

Nel tardo pomeriggio di lunedì scorso i carabinieri, in una zona di campagna posta tra i confini territoriali dei Comuni di Bovalino e San Luca hanno trovato, completamente distrutta da un precedente incendio, l’autovettura, un fuoristrada, di proprietà dello scomparso. (Il Dispaccio)

La scomparsa di Antonio Strangio, 42 anni, ha gettato un’ombra inquietante su San Luca e Bovalino. Le circostanze sono ancora avvolte nel mistero: il suo fuoristrada è stato ritrovato carbonizzato con resti che inizialmente sembravano appartenere a un animale, forse una pecora, ma l’ipotesi che vi fossero ossa umane non è esclusa e sarà necessario un esame del DNA per chiarire. (Telemia)

“È un segnale che va compreso e interpretato. Docente di Storia sociale della 'ndrangheta in diversi college in Canada e Stati Uniti, saggisti, massimo esperto di dinamiche criminali calabresi, per Antonio… (la Repubblica)

'Ndrangheta, giallo sulla scomparsa del figlio di un boss calabrese: trovati resti umani

Si infittisce il mistero intorno alla scomparsa di Antonio Strangio, imprenditore agricolo di San Luca, il cui fuoristrada è stato ritrovato carbonizzato lunedì scorso, a chilometri di distanza dalla cittadina aspromontana. (Zoom24.it)

La sua auto, un Suv, è stata trovata bruciata alla foce del torrente Bonamico, che attraversa l’abitato di San Luca. Dentro, i carabinieri hanno rinvenuto i resti di una pecora. (Corriere della Sera)

Per averne certezza occorrerà attendere l'esito dell'esame del Dna, affidato ai carabinieri del Ris di Messina e disposto dalla Procura della Repubblica di Locri, che coordina al momento le indagini condotte dai carabinieri, in attesa di un'eventuale trasmissione del fascicolo d'inchiesta alla Dda di Reggio Calabria. (Sky Tg24 )