La disoccupazione in Italia tocca il minimo storico (5,7%), ma a novembre anche l’occupazione rallenta
Ultim'ora news 7 gennaio ore 12 In Italia la disoccupazione scende ai livelli più bassi dal 2004, ma alla fine dello scorso anno a diminuire sono anche gli occupati. A novembre il calo dell’occupazione è stato di 13 mila unità a 24 milioni e ha coinvolto gli uomini, i dipendenti a termine (2 milioni) e i 15 – 34enni. Nello stesso mese l’occupazione è invece in crescita tra le donne, i dipendenti permanenti (16 milioni) e chi ha almeno 35 anni di età, rimanendo sostanzialmente stabile tra gli autonomi (pari a cinque milioni). (Milano Finanza)
Ne parlano anche altri media
A novembre 2024 l’occupazione cala di 13mila unità, mentre i disoccupati diminuiscono e gli inattivi aumentano. (Fanpage.it)
C'è da fare ancora tanto per l'occupazione femminile e soprattutto giovanile, ma il dato odierno di Istat ci mostra anche come crescano i rapporti di lavoro stabili e diminuiscano quelli a tempo determinato". (Tiscali Notizie)
C’è da fare ancora tanto per l’occupazione femminile e soprattutto giovanile, ma il dato dell’Istat ci mostra anche come crescano i rapporti di lavoro stabili e diminuiscano quelli a tempo determinato. (Agenzia askanews)
Disoccupazione ai minimi storici in Italia a novembre del 2024 con il 5,7%, la percentuale più bassa di sempre, vale a dire dall’inizio delle serie storiche nel 2004. L’occupazione sembra aver raggiunto il suo picco con una prima lieve flessione nel mese di novembre (uno 0,1% su base congiunturale) con la disoccupazione giovanile è risalita al 19,2% (+1,4%) probabilmente per la fine dei contratti estivi. (Avvenire)
Secondo i dati comunicati dall’Istat, a novembre il tasso di disoccupazione in Italia è sceso al 5,7%, registrando una diminuzione di 0,1 punti rispetto al mese precedente. Tuttavia, preoccupa l’aumento del tasso di disoccupazione giovanile, che è salito al 19,2%, registrando un incremento di 1,4 punti. (Nordest24.it)
C'è da fare ancora tanto per l'occupazione femminile e soprattutto giovanile, ma il dato odierno di Istat ci mostra anche come crescano i rapporti di lavoro stabili e diminuiscano quelli a tempo determinato". (QUOTIDIANO NAZIONALE)