Irpinia, 44 anni fa il terremoto che sconvolse la Basilicata: «A salvarci fu la forza della solidarietà»
«Il 23 novembre 1980, alle 19:34, il cuore dell’Irpinia e della Basilicata tremò. Un terremoto di magnitudo 6.9 devastò la terra, portando morte, dolore e distruzione. Vite spezzate, famiglie divise. Ma oltre alle macerie si rivelò una forza immensa: quella della solidarietà». È il commento dell’assessore regionale della Basilicata alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico (FdI), a 44 anni dal sisma "che colpì duramente anche i lucani». (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Se ne è parlato anche su altre testate
Sono trascorsi 44 anni dal 23 novembre del 1980, ma il terremoto di magnitudo 6.9 (decimo grado della scala Mercalli all’epicentro) che alle 19.34 di quella domenica sera devastò la Basilicata e la Campania non sarà mai una pagina da archiviare. (Potenza News )
Leggi tutta la notizia Il ministro dell'Interno, irpino d'origine, a Sant'Angelo dei Lombradi rende omaggio alle tremila vittime del 23 novembre 1980: "Fu una catastrofe senza precedenti". (Virgilio)
Minuti, 53 secondi di lettura Il titolare del Viminale: «Un commosso ricordo va alle migliaia di persone che persero la vita in quel tragico giorno» (Ministero dell'Interno)
Alle 19:34 del 23 Novembre 1980 un violentissimo terremoto scuote l'Irpinia: si tratta di un forte sisma, magnitudo 6.5 sulla scala Richter, con epicentro tra Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania. (iLMeteo.it)
Lina Wertmüller si era recata sui luoghi del terremoto a tre giorni dall’evento: “Mi ci ha portato lo strazio, il dolore, ma anche la voglia di fare qualcosa per quella gente”. Un tempo intriso di morte e distruzione che Lina Wertmüller scelse per il titolo del documentario da lei girato sui luoghi del terremoto già pochi giorni dopo: “È una domenica sera di novembre”, che Rai Cultura ripropone sabato 23 novembre alle 16.45 su Rai Storia, per rendere omaggio alle vittime del sisma. (Rai Storia)
Il terremoto dell’Irpinia, di magnitudo 6.9, non risparmiò la città, che pianse le sue vittime e si risvegliò tra macerie e silenzi. Persone, volti, storie che la città non ha mai dimenticato e che ogni anno vengono ricordate con profondo dolore. (StabiaChannel.it)