Malore sulla Torre di Pisa: lo spettacolare salvataggio dei Vigili del fuoco
Malore sulla Torre di Pisa: lo spettacolare salvataggio dei Vigili del fuoco 05 settembre 2024 Una squadra di Vigili del Fuoco di Pisa è intervenuta in Piazza del Duomo a Pisa per soccorrere un 45enne in visita sulla Torre Pendente. L’uomo ha avuto un malore al sesto anello. Spettacolare il salvataggio dei Vigili del fuoco: arrivati sul posto hanno immobilizzato il ferito su una tavola spinale e con l’ausilio dell’autoscala e di una barella lo hanno trasportato fino al piano terra, affidandolo al personale del 118. (Il Sole 24 ORE)
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Una volta a terra è stato affidato all'ambulanza del 118 giunta sul posto per il trasporto all'ospedale Cisanello. I Vigili del Fuoco sono intervenuti nel pomeriggio del 4 settembre per soccorrere un turista di 45 anni che aveva accusato un malore al sesto anello della Torre di Pisa (ilmattino.it)
Si e' sentito male ieri, mercoledi' 4 settembre, mentre si trovava sul sesto anello della Torre pendente, praticamente in vetta al monumento pisano quando e' partita la richiesta di soccorso. Un turista dello Sri Lanka, di 45 anni, e' stato tratto in salvo da una squadra dei vigili del fuoco che lo ha raggiunto in quota, immobilizzato sulla tavola spinale e accompagnato al piano terra. (Tiscali Notizie)
Durante la visita alla Torre Pendente di Pisa, un uomo di 45 anni ha avuto un malore e i vigili del fuoco, grazie ad un intervento con l’autoscala, sono riusciti a soccorrerlo. (Corriere TV)
Oggi, giovedì 5 settembre, un turista si è sentito male mentre si trovava sul sesto anello della Torre di Pisa. La richiesta di soccorso è arrivata quando l’uomo, un 45enne originario dello Sri Lanka, si trovava a pochi gradini dalla vetta. (Open)
(Alexander Jakhnagiev) (il Giornale)
Un turista dello Sri Lanka, di 45 anni, si è sentito male mentre si trovava sul sesto anello della Torre pendente. L'uomo è stato tratto in salvo da una squadra dei vigili del fuoco che lo ha raggiunto in quota, immobilizzato e accompagnato al piano terra. (La Stampa)