Meglio di James Bond: smart glasses usati per ottenere informazioni personali dei passanti

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Due studenti di Harvard hanno creato una demo inquietante che mostra come gli occhiali smart possano utilizzare la tecnologia di riconoscimento facciale per rivelare istantaneamente identità, numeri di telefono e indirizzi delle persone. Il progetto, denominato I-XRAY, sfrutta tecnologie esistenti come gli occhiali Ray-Ban Meta e database pubblici. La dimostrazione, realizzata da AnhPhu Nguyen e Caine Ardayfio, evidenzia chiaramente i potenziali rischi per la privacy derivanti dall'uso improprio di dispositivi indossabili in combinazione con l'intelligenza artificiale e i big data (Tom's Hardware Italia)

Su altre fonti

Parallelamente all’entusiasmo per questa nuova frontiera tecnologica c’è la forte, fortissima, preoccupazione sulle questioni legate alla privacy. Quanto fatto da due studenti di Harvard, AnhPhu Nguyen e Caine Ardayfio, sembra giustificare i timori in materia. (TuttoTech.net)

Può capitare a tutti: hai conosciuto qualcuno ma te ne sei dimenticato. Poi si avvicina e, chiamandoti per nome, ti saluta. (Corriere della Sera)

Gli occhiali intelligenti Ray-Ban Meta, combinati con la tecnologia di riconoscimento facciale e l'AI, possano essere utilizzati per ottenere illegalmente informazioni personali come identità, numeri di telefono e indirizzi. (Key4biz.it)

Meta ed EssilorLuxottica hanno annunciato l’integrazione di nuove funzionalità negli occhiali Ray-Ban Meta. Pubblicità (macitynet.it)

Come era facilmente prevedibile, l'avanzare della tecnologia degli occhiali intelligenti e del riconoscimento facciale apre scenari inquietanti in termini di privacy, confermati da un recente "esperimento". (Multiplayer.it)

Nonostante Meta abbia implementato alcune misure, come una luce di registrazione e una normativa sulla privacy, il rispetto di queste regole dipende dal comportamento degli utenti, creando potenziali problemi di abuso. (Esquire Italia)