La Germania sdogana il bazooka. Ma l’Europa teme la “concorrenza sleale” di Merz

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Inside Over ESTERI

Friedrich Merz vuole barare prendendo al balzo la palla del piano di riarmo tedesco ed europeo per aprire i cordoni della borsa in Germania e spingere a maxi-investimenti il suo costituendo Governo con il volano dell'ennesima emergenza? Il sospetto non viene da qualche sovranista o zelante antieuropeista, ma dal gotha dell'informazione comunitaria. Ne parla infatti Politico.eu, sottolineando come la grande (Inside Over)

Su altre fonti

Non è la prima volta tuttavia che Berlino vara piani shock per rispondere alle crisi. Il voto del Parlamento tedesco spiana la strada a un programma di spesa militare che in 12 anni potrebbe superare i 500 miliardi di euro, finanziati a deficit. (Sky Tg24 )

Nel suo tentativo di diventare un partito “normale”, “accettabile”, Die Linke si è unito ai guerrafondai centristi radicali nella loro follia del riarmo. (Contropiano)

Mezzo trilione di euro sono stati destinati alla vaga categoria di “infrastrutture e neutralità climatica”, mentre l’aumento della spesa militare è ora esentato dalla Schuldenbremse, la rigorosa legge anti-debito introdotta nel 2009. (Contropiano)

In pieno conflitto, la spesa russa ammonta a 145,9 miliardi di dollari, mentre quella europea (Regno Unito incluso) raggiunge i 457 miliardi di dollari (il triplo). Gli 800 miliardi di euro del piano di riarmo europeo, ribattezzato per esigenze di comunicazione positiva “Readiness 2030”, sembrano una misura dagli effetti pratici limitati, ma con ampie ripercussioni politiche ed economiche sulla struttura del Vecchio Continente. (Altre Notizie)

La Germania userà una “potenza di fuoco” di 1.000 miliardi di euro in 10 anni, grazie ai conti pubblici sinora tenuti ordinati. Metà dell’importo in deficit andrà a finanziare il riarmo, l’altra metà gli investimenti in infrastrutture per rianimare l’economia tedesca. (InvestireOggi.it)

Gli 800 miliardi di euro del piano di riarmo europeo, ribattezzato per esigenze di comunicazione positiva “Readiness 2030”, sembrano una misura dagli effetti pratici limitati, ma con ampie ripercussioni politiche ed economiche sulla struttura del Vecchio Continente. (Farodiroma)