Giustizia, ecco le sanzioni contro i giudici “di parte”. E c’è la stretta sui database

Un ammonimento alle toghe “politicizzate”. Questa volta scritto nero su bianco. Hai criticato apertamente un decreto del governo con un editoriale, in un convegno, sui social network, e ti ritrovi a dover giudicare su quello stesso decreto? Devi astenerti, far spazio a un altro collega con la toga, per ragioni «di convenienza». Altrimenti scattano le sanzioni del Consiglio superiore della magistratura: ammonimento, censura, perfino sospensione. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

quando c'è "la consapevole inosservanza del dovere di astensione prevedere azioni disciplinari per i magistrati che prendono (Tuttosport)

In un decreto all'ordine del giorno del prossimo Cdm, il ministero della Giustizia infila una norma con l'obiettivo di punire giudici e pm che prendono posizione in pubblico sui temi dell'attualità politica (ad esempio sui migranti, ma non solo). (Il Fatto Quotidiano)

Sui migranti, per esempio - che ha causato polemica e, magari, ha difeso pubblicamente quella decisione, dovrà astenersi dal giudicare altri casi della stessa materia, altrimenti potrebbe essere punito. (L'HuffPost)

La stretta sui giudici: "Vietato commentare". In arrivo le sanzioni

Non indirizzata ai giornalisti, ma alle toghe. Detto, fatto. (Il Sole 24 ORE)

Al primo punto del pre-Consiglio, la riunione preparatoria dei tecnici tenuta ieri a Palazzo Chigi, è stato discusso lo schema di decreto legge che introduce una modifica importantissima alla normativa … (Il Fatto Quotidiano)

Ecco, dunque, che lunedì prossimo, dopo un passaggio tecnico già avvenuto nella precedente riunione a Palazzo Chigi, arriva in Consiglio dei ministri una bozza di decreto per introdurre una norma che potrebbe prevedere (il contenuto è circolato solo in bozza, dunque il condizionale è di rigore) azioni disciplinari per i magistrati che prendono posizione pubbliche su un argomento di cui si occupano o di cui si occuperanno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)