Napoli - New York, intervista a Pierfrancesco Favino: "Il cinema? È la casa di tutti"
L'attore è un commissario di bordo per Gabriele Salvatores, ruolo per cui ha dovuto "sporcare" il suo ottimo inglese. E poi: il ricordo del suo primo film al cinema (con il papà) e il potere dell'empatia. In sala. Pierfrancesco Favino è uno degli attori italiani più apprezzati all'estero e ha dimostrato di saper recitare in inglese con un ottimo accento. Per il suo ultimo film, Napoli - New York, al cinema, Gabriele Salvatores gli ha chiesto però di fare un lavoro inverso: ovvero di sporcare la sua buona pronuncia british, facendo emergere tutta la propria italianità. (Movieplayer)
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Qui c'è il mio portafortuna, sono napoletano». Gabriele Salvatores allarga il collo del pullover e tira fuori un piccolo cornetto rosso. Il regista è a Napoli per la presentazione del suo «Napoli-New York», da ieri nelle sale, e insieme a Pierfrancesco Favino incontra il pubblico in due sale partenopee, il Modernissimo e il Metropolitan. (napoli.corriere.it)
Diverso da quello che siamo abituati a vedere sempre. Napoli-New York è una fiaba. «Una storia - racconta l'attore al settimanale Gente - scritta negli Anni 40 e ritrovata per caso in un baule. Finalmente vedremo un Pierfrancesco Favino diverso. (ilmessaggero.it)
In un momento di egoismo, rancore, odio parole brutte anche all'interno del Parlamento, volevo provocatoriamente parlare di ottimismo. Gabriele Salvatores rivela il senso più profondo del suo nuovo film “Napoli-New York”, immerso nel tifo da stadio che al Modernissimo… (La Repubblica)
Qualche anno fa, da un vecchio baule di Tullio Pinelli (uno degli storici sceneggiatori di Federico Fellini), saltò fuori il trattamento di un film mai realizzato. Ora quel film ha visto la luce, grazie all’impegno di Gabriele Salvatores, che si è innamorato della storia e se n’è appropriato. (Corriere Fiorentino)
Pierfrancesco Favino accolto a Napoli da un bagno di folla alla prima di «Napoli-New York» — al cinema Modernissimo e al Metropolitan — insieme con il regista Gabriele Salvatores e i due giovanissimi protagonisti del film, Antonio Guerra e Dea Lanzaro. (video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it)
Una notte, s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata mesi prima. Nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. (ilmessaggero.it)