Svizzera e Serbia si offrono per ospitare i colloqui tra Trump e Putin sull'Ucraina

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ESTERI

La Svizzera e la Serbia si sono offerte come sedi per un possibile incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente russo, Vladimir Putin, per discutere della guerra in Ucraina. Aleksandar Vucic, presidente della Serbia, ha dichiarato che Belgrado sarebbe una sede "estremamente adatta" per l'incontro, sottolineando la popolarità di cui godono entrambi i leader nel Paese balcanico. Vucic ha inoltre ribadito la neutralità della Serbia rispetto al conflitto in Ucraina, affermando che il suo Paese non ha preso posizione nella guerra.

Nel frattempo, il Cremlino ha dichiarato che è "prematuro" parlare del luogo dell'incontro tra i due leader, ma ha confermato che una telefonata tra Trump e Putin potrebbe avvenire "nei prossimi giorni o settimane". Trump, che tornerà in carica il 20 gennaio, ha promesso di porre rapidamente fine alla guerra in Ucraina, senza però spiegare come intenda riuscirci.

La competizione tra le cancellerie europee per ospitare i colloqui di pace è iniziata, con la Svizzera e la Serbia in prima linea. La Svizzera, nota per la sua neutralità e per essere sede di numerose organizzazioni internazionali, rappresenta una scelta naturale per un incontro di tale importanza. La Serbia, d'altro canto, offre una sede alternativa che potrebbe facilitare il dialogo tra le parti, grazie alla sua posizione geopolitica e alla storica neutralità nei conflitti internazionali.

Il presidente serbo, intervenendo all'emittente pubblica RTS, ha sottolineato che la Serbia ha sempre mantenuto una posizione neutrale rispetto alla guerra in Ucraina, e che Belgrado sarebbe una sede ideale per i colloqui tra Trump e Putin.