Crosetto alle Camere: Il Medio Oriente in fiamme, l’Italia sul filo del rasoio

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Crosetto avverte sul rischio di escalation in Medio Oriente: l'Italia sul filo tra difesa di Israele e rispetto del diritto internazionale La giornata del 17 ottobre si apre con l’informativa del ministro Guido Crosetto al Senato. Lo scenario tratteggiato dal ministro della Difesa non è fatto di sfumature: il Medio Oriente è un barile di polvere da sparo, con le linee rosse ormai ampiamente superate e una crisi umanitaria che cresce a ritmi insostenibili. (LA NOTIZIA)

Ne parlano anche altri giornali

Cambiare le regole d’ingaggio. È il mantra che circola da quando Israele ha cominciato a colpire le basi Unifil nel sud del Libano. (Il Fatto Quotidiano)

"Questa mattina i caschi blu della postazione nei pressi di Kafer Kela hanno osservato un tank dell'Idf Merkava che sparava alla loro torretta di controllo. E' quanto si legge in una dichiarazione dell'Unifil in cui si afferma che (Secolo d'Italia)

Nel frattempo lo Stato ebraico prosegue con i raid in Libano. Il piano di Israele per rispondere all'attacco dell'Iran del 1° ottobre è pronto. (il Giornale)

Le forze Onu mantengono la pace, non fanno la guerra

E il Libano, la linea blu dove la risoluzione 1701 dell'Onu è carta straccia, come la pista d'atterraggio di Sigonella, guardacaso in un altro ottobre, quello del 1985. Nessuna delle parti in causa può o vuole cedere: se cede Netanyahu, Israele perde la faccia, visto che si piega all'Italia ma soprattutto all'Onu; se cede Giorgia facciamo la solita figura da caciottari della barzelletta inglese sui nostri carri armati hurchdella Seconda guerra mondiale, gli L3 che avevano 5 marce indietro e una avanti diceva Churchill. (Italia Oggi)

Una serie di ordigni esplosivi incendiari posizionati lungo la strada che conduce alla base operativa avanzata UNP 1-32A, nel sud del Libano, è stata individuata questa mattina da una pattuglia del contingente italiano di UNIFIL durante un movimento logistico. (Ministero della Difesa)

Dal 2006 a oggi quel contingente è stato impegnato in uno dei luoghi più difficili del pianeta, esercitando a lungo il comando di un corpo internazionale, compiendo con coraggio e professionalità il proprio dovere. (Corriere della Sera)