Mandato d'arresto Netanyahu, Tajani: "Salvini parla da capopartito, decidiamo Meloni e io"

Sul mandato d'arresto spiccato dalla Corte penale internazionale sul premier israeliano Benjamin Netanyahu "le opinioni di Salvini sono legittime ma parla in quanto capo di partito. La posizione dell'Italia e del governo è la posizione del presidente del Consiglio, che il ministro degli Esteri ha il dovere di attuare anche perché poi il ministro degli Esteri condivide la posizione del presidente del Consiglio". (Adnkronos)

Su altre fonti

Secondo Erdogan, citato dall'agenzia Anadolu, le organizzazioni internazionali e i media internazionali, infatti, "chiudono un occhio sui crimini contro l'umanità" commessi in Palestina, in Libano e altrove. (Tiscali Notizie)

“La linea del governo è quella di approfondire le motivazioni della sentenza che, a primo acchito, sembra una sentenza più politica che tecnica”. “Ma la cosa che ha colpito di più, e che io ho detto sin dal primo momento, è che abbiamo trovato inaccettabile e assurdo mettere sullo stesso piano i leader di un’organizzazione terroristica che ha attaccato innocenti e ha provocato la reazione con chi guida legittimamente uno Stato democratico e si sta difendendo”, ha aggiunto. (Il Fatto Quotidiano)

Nonho alcuna intenzione di cambiare la mia opinione: la CPI è un organismo politico, nulla di più. Lo scrissi quando emise un mandato d’arresto nei confronti di Vladimir Putin e lo ripeto oggi, dopo l’emissione di un mandato di arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu (Il Giornale d'Italia)

L'Italia obbligata ad arrestare Bibi. Ma l'immunità è una scappatoia

“Il mandato di arresto per Netanyahu? Non mi serviva la Corte penale internazionale per sapere che è un criminale di guerra. Così Marco Travaglio ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico condotto da Luca Sommi su Nove con la partecipazione di Andrea Scanzi ha commentato il mandato di arresto spiccato dalla Cpi contro il premier israeliano, l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo del braccio dell’ala militare di Hamas, Mohammed Deif (probabilmente morto a luglio per un raid dell’Idf, ndr) per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. (Il Fatto Quotidiano)

La Corte penale internazionale, nonostante le enormi ingerenze subite dal procuratore capo Karim Khan da parte di Stati Uniti e Israele, ha emesso mandati di arresto per crimini di guerra contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l’ex ministro della difesa Yoav Gallant, nonché il leader militare di Hamas nella Striscia di Gaza Mohammed Deif. (La Stampa)

La Corte penale internazionale ha emesso dei mandati di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, Yoav Gallant, ex ministro della Difesa, e Mohammed Deif, comandante militare di Hamas, che forse è stato eliminato dai bombardamenti a Gaza. (il Giornale)