Scomparsa di Guglielmo Epifani: bandiere a lutto alla Camera del Lavoro di Padova

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
PadovaOggi INTERNO

Inutile aggiungere che lascia un vuoto enorme che sarà molto difficile colmare: ci mancherà tantissimo»

Lutto. Bandiere listate a lutto per tutto il giorno di oggi, nei balconi della sede di Via Longhin della Cgil di Padova, per ricordare la scomparsa di Guglielmo Epifani, Segretario Generale della Cgil Nazionale dal 2002 al 2010.

La CGIL di Padova piange la scomparsa di Guglielmo Epifani.

Negli anni in cui ha ricoperto la carica di Segretario Generale della Cgil, sono state numerose le volte in cui è venuto in visita presso la nostra sede e ospite e relatore a diversi eventi in città. (PadovaOggi)

Ne parlano anche altri giornali

Un grande uomo del nostro tempo. E' stato allo stesso tempo un filosofo, un sindacalista della Cgil e un uomo della sinistra del nostro Paese (LA NAZIONE)

Roma, 7 giugno 2021 “Siamo stati raggiunti dalla drammatica notizia della morte di Guglielmo Epifani durante l’incontro con i sindacati quindi abbiamo deciso di interrompere la riunione. (Corriere TV)

Ci sono Piero Fassino, Graziano Delrio e Francesco Boccia che ricorda "quello straordinario uomo di dignità, grande uomo politico e sindacalista di enorme spessore". È stato un grande uomo del nostro tempo che nessuno potrà mai dimenticare" ha detto (Rai News)

Sarebbe piaciuta a Guglielmo Epifani la lettera aperta che le operaie e gli operai della Whirlpool di Napoli gli hanno idealmente inviato, nel giorno dell'ultimo saluto all'ex segretario generale della Cgil: «l 27 maggio i lavoratori della Whirlpool erano a Roma per l’ennesima manifestazione di sostegno alla vertenza – hanno scritto le tute blu - e anche per dare voce alle necessità dei lavoratori e del lavoro in generale, quali la necessità di prolungare il blocco dei licenziamenti». (Il Manifesto)

E' stato un grande uomo del nostro tempo che nessuno di noi potrà mai dimenticare". Ci sono Piero Fassino, Graziano Delrio e Francesco Boccia che ricorda "quello straordinario uomo di dignità, grande uomo politico e sindacalista di enorme spessore". (Rai News)

Interpretava la politica come politica e non come commedia di quartiere; faceva parte di un ceto intellettuale cresciuto nella cultura anche quando operava nel sindacato. Che era ancora politica a brutto muso, “merda e sangue” come diceva Rino Formica. (Il Riformista)