Georgia nel caos dopo le elezioni contestate

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Inside Over ESTERI

Cosa sta accadendo in Georgia? A un mese dalle elezioni parlamentari del 26 ottobre, che hanno segnato la vittoria del Sogno Georgiano con circa il 54% circa di preferenze, il Paese è sprofondato nel caos più totale. La vittoria del partito fondato dall’imprenditore ed ex Primo ministro Bidzina Ivanishvili e già prima al Governo, difatti, non è mai stata formalmente accettata dai partiti dell’opposizione che, sin da subito, hanno dichiarato le elezioni come illegittime e “falsificate”, invitando la popolazione a creare un movimento di protesta e invocando il diretto annullamento del voto. (Inside Over)

Ne parlano anche altre fonti

I negoziati per l’ingresso nell’Unione europea. A quel punto, migliaia di persone sono scese in piazza per protestare, fino alle prime ore del mattino. (Il Fatto Quotidiano)

Georgia, proteste a Tbilisi contro il rinvio dei negoziati con la Ue La polizia antisommossa georgiana ha lanciato gas lacrimogeni e idranti per disperdere i dimostranti dopo che migliaia di persone si sono radunate nella capitale Tbilisi contro la decisione del governo di ritardare l'adesione all'Unione Europea. (Il Mattino di Padova)

Ciononostante, Sogno Georgiano ha accusato l'UE di aver ricevuto «una cascata di insulti», accusandola, tramite un comunicato, di star usando la prospettiva dei colloqui di adesione per «ricattare» il Paese e per «organizzare una rivoluzione nel Paese». (Corriere del Ticino)

A Tbilisi davanti alla folla che circonda il Parlamento per protestare per il congelamento dell'adesione alla Ue decisa dal governo, la polizia ha usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. Nel freddo della notte georgiana i poliziotti in tenuta antisommossa hanno caricato i manifestanti bardati di bandiere blustellate dell'Unione Europea, vessilli di libertà. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Si registrano 43 arresti e 32 poliziotti feriti a seguito delle manifestazioni, in cui le forze dell’ordine hanno utilizzato idranti e gas lacrimogeni per disperdere i dimostranti. Tornano alla carica i manifestanti filo-UE in Georgia. (ByoBlu)

Oltre 100 diplomatici in servizio hanno firmato una lettera aperta in cui affermano che la decisione del governo della Georgia di congelare i negoziati di adesione all'Unione europea fino al 2028 è incostituzionale. (L'HuffPost)