Professioni Sanitarie e occupazione: la sanità ha bisogno di noi, ma non ci riconosce

Professioni Sanitarie e occupazione: la sanità ha bisogno di noi, ma non ci riconosce 25 LUG Riproduzione riservata Altri articoli in Lettere al direttore di Diego Catania- Gentile Direttore,ho letto l’interessante analisi del collega Angelo Mastrillo a commento del XXVI rapporto annuale del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea di Bologna, da cui emerge il primato occupazionale dell’area delle Professioni Sanitarie per i laureati nell’anno 2022. (Quotidiano Sanità)

Ne parlano anche altri media

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo di Angelo Mastrillo, docente in Organizzazione delle professioni sanitarie all’Università di Bologna s segretario della Conferenza nazionale dei corsi di laurea delle Professioni sanitarie. (Nurse Times)

Tra le 22 professioni sanitarie sono quattro quelle che registrano un alto tasso occupazionale e con una media superiore al 76,8%: Terapista Neuro psicomotricità età evolutiva (81,0%), Tecnico di Neurofisiopatologia (81%), Igienista Dentale (80,7%) e Fisioterapista (80,5%) sono sempre ai primi posti della classifica occupazionale dopo gli studi universitari. (Nurse24)

È quasi stabile attorno al 77% l’occupazione per l’area delle Professioni sanitarie che lo scorso anno era al 78%. (Sanità24)

Quali Professioni Sanitarie offrono maggiori opportunità di lavoro? Il rapporto sui laureati.

Il 26esimo Rapporto AlmaLaurea certifica ancora una volta la validità delle lauree dell'area sanitaria: a un anno dal titolo, infatti, circa l'80% dei laureati risulta pienamente e coerentemente occupato. (Skuola.net)

Occupazione nelle Professioni Sanitarie L’area delle professioni sanitarie si mantiene stabile al primo posto per quanto riguarda i livelli occupazionali dei laureati. (AssoCareNews.it)