Multe stradali: da gennaio rischio stangata per gli automobilisti indisciplinati
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Multe più salate a partire dal nuovo anno. Dal 1° gennaio 2025, come previsto dal Codice della strada, le sanzioni per le infrazioni subiranno l’aggiornamento biennale, in misura pari alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie, che si è attestato intorno al +6%. In questo modo, tanto per fare qualche esempio, la multa per chi usa il cellulare alla guida passerà nel 2025 da 165 a 175 euro (+10 euro), dieci euro in più anche per chi passa con il semaforo rosso, mentre aumenta da 42 a 45 euro (+3 euro) la multa per divieto di sosta. (altovicentinonline.it)
Ne parlano anche altre testate
Incubo stangata sugli automobilisti italiani. (il Giornale)
La cifra esatta, prevista dagli uffici, è 349,4 milioni di euro, vale a dire 26 in più rispetto al preventivo del 2024 e 49 in più rispetto al preventivo del 2023. Quasi 350 milioni di euro tra multe, recuperi di sanzioni di anni precedenti e contributi dallo Stato e dalla Regione. (MilanoToday.it)
Dal 1° gennaio 2025 le sanzioni per infrazioni stradali potrebbero subire un aumento, legato all’adeguamento automatico all’inflazione previsto dal Codice della strada. L’allarme è stato lanciato dalle associazioni dei consumatori, che sollecitano un intervento urgente del governo per evitare un ulteriore peso economico sulle famiglie. (NewsNovara.it)
Automobilisti attenti: passare con il rosso, o superare i limiti di velocità costerà (ancora) più caro. È in arrivo, infatti, una stangata da oltre 2 miliardi di euro. A tanto ammonterebbe l'incasso dello Stato nel corso dell'anno con le nuove "tariffe". (Torino Cronaca)
A partire dal prossimo anno, le multe stradali subiranno un incremento del 6% a causa dell'adeguamento all'inflazione, come previsto dal Codice della Strada. Di fatto, dopo la sospensione temporanea dovuta all'emergenza energetica e alla pandemia, il meccanismo di aggiornamento automatico delle sanzioni tornerà in vigore. (Moto.it)
Entro il primo dicembre Il Ministro della Giustizia insieme a quelli di Economia e delle Finanze dovranno fissare i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie che entreranno in vigore col primo gennaio. (la VOCE del TRENTINO)