Picchiavano le figlie perché non erano "brave musulmane", i genitori e il figlio scappano dopo la condanna

A Brescia i genitori e il fratello di quattro ragazze sono stati condannati dalla Corte di Cassazione per maltrattamenti a cinque anni di reclusione: hanno picchiato le figlie perché non si comportavano come "brave musulmane". I tre sono però spariti nel nulla. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il reato contestato è quello di maltrattamenti nei confronti di quattro ragazze, figlie e sorelle dei condannati, ree di «non essere brave musulmane» e per questo vessate per anni fino alla denuncia da parte della maggiore delle quattro donne. (La Stampa)

Un nuovo caso di latitanza a Brescia dopo quello di Giacomo Bozzoli. A risultare irreperibili la madre, il padre e il fratello di quattro ragazze picchiate perché ritenute "non brave musulmane" dalla famiglia. (Today.it)

Nuovo caso di latitanza a Brescia, dove sarebbero irreperibili padre, madre e fratello di quattro ragazze che venivano picchiate perché "non brave musulmane". I tre, di origini pakistane ma cittadini italiani, sono stati condannati in via definitiva dalla Cassazione a cinque anni ad inizio luglio, ma secondo quanto scritto dal quotidiano, sarebbero spariti, e sarebbe già anche firmato il decreto di latitanza da parte del primo giudice che li ha condannati. (Il Messaggero Veneto)

Le ragazze, di 19 e 18 anni, sono riuscite a fuggire e ora si trovano in una comunità protetta. (Fanpage.it)

Le vittime di maltrattamenti fisici e psicologici si sono salvate, ma chi le ha picchiate «perché non brave musulmane» è scappato dopo la condanna definitiva della Cassazione pronunciata lo scorso 28 giugno. (ilmessaggero.it)

Si tratta dei genitori e del fratello maggiore delle quattro sorelle pakistane che vevano denunciato per maltrattamenti i familiari, condannati in via definitiva in Cassazione a 5 anni di carcere lo scorso 2 luglio. (QuiBrescia.it)