Green Deal, Séjourné: "Gli obiettivi non si discutono, bisogna solo risolvere il problema delle multe"
Dalla Commissione europea arrivano nuove conferme sulle prime, timide aperture alle istanze dell'industria automobilistica, in particolare sulla questione delle sanzioni a carico dei costruttori per lo sforamento dei limiti alle emissioni in vigore nel 2025. Stéphane Séjourné, vicepresidente esecutivo con la delega alla Prosperità e alla Strategia industriale, ha concesso un'intervista al Corriere della Sera e alla domanda sulla richiesta di Italia, Francia e Germania di eliminare le multe per il 2025, risponde così: "I target fissati non sono in discussione, ma la questione delle multe deve essere risolta in modo pragmatico per non penalizzare i produttori ai quali viene chiesto di fare molto". (Quattroruote)
Su altri giornali
Quando, lo scorso aprile, ancora nel pieno inferno delle chemio per debellare il linfoma, ho messo fuori il secondo libro in pochi mesi sui vaccini, ho scelto come titolo “Per il tempo che resta” nella totale consapevolezza di cosa ci sarebbe accaduto. (Il Giornale d'Italia)
Un testo di sei pagine che se non boccia la condotta della precedente Commissione Ue ne mette sicuramente in dubbio l’efficacia. I popolari (Ppe) sfidano Ursula von der Leyen, anche lei del Ppe, chiedendo un cambio di rotta del Green Deal per l’automobile. (EuNews)
Limiti di CO2 e supporto alle PHEV tra gli altri punti trattati (Auto.it)
Il divieto europeo alla produzione di nuove auto a benzina e diesel previsto per il 2035 «va annullato» per «riconoscere un mix più ampio di tecnologie». La richiesta – a sorpresa, ma neanche troppo – arriva dal Partito popolare europeo, che oggi, mercoledì 11 dicembre, ha organizzato una conferenza stampa a Bruxelles in cui ha presentato il suo piano per «salvare l’industria automobilistica europea». (Open)