Alpinista scivola sotto il rifugio Gonnella

Un altro incidente in montagna nel Massiccio del Monte Bianco: un alpinista è scivolato durante l’attraversamento di un canale in prossimità del rifugio Gonnella. A chiamare i soccorsi i tre compagni dell’uomo che hanno assistito alla caduta. Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino Valdostano con un sorvolo in elicottero. Il materiale rimasto sul canale, tra cui la piccozza dell’uomo, e la testimonianza dei compagni rendono certo il fatto che sia caduto nella terminale. (AostaSera)

La notizia riportata su altri giornali

L'incidente è avvenuto ieri vicino al rifugio Gonella, di lì a poco l'ingegnere bolognese avrebbe potuto trovare riparo. L'ingegnere 50enne di San Lazzaro (Bologna) è scivolato su un nevaio, cadendo per circa 100 metri in un canalone e finendo in un crepaccio nel ghiacciaio del Miage. (il Resto del Carlino)

«Il 12 luglio (meteo permettendo) tenterò un’impresa per me “estrema”: dal mare alla vetta del Monte Bianco senza dormire, con il solo uso delle gambe. Partirò alle 5 di mattina da Genova con la bici, che lascerò in fondo alla Val Veny, per proseguire a piedi fino alla vetta. (Avvenire)

Michele Raule, 50 anni, di San Lazzaro (Bologna), è la vittima dell’incidente avvenuto ieri nei pressi del rifugio Gonella sul Monte Bianco. Raule stava raccogliendo fondi per l’Ageop, un’associazione che supporta i bambini malati di tumore, attraverso una sfida annunciata sui social. (StatoQuotidiano.it)

Morto sul Monte Bianco Michele Raule, 50 anni: la sua scalata per raccogliere fondi per i bimbi malati di tumore. Il papà: “Guidaci dal paradiso”

Precipita in un canalone sotto gli occhi del fratello, Michele Raule era sul Monte Bianco per aiutare i bambini malati di tumore: lascia moglie e tre figli Lo aveva annunciato sui social che avrebbe tentato un'impresa ''estrema'': ''Dal marea alla vetta del Monte Bianco senza dormire e solo con l'uso delle gambe''. (il Dolomiti)

L'allarme era stata data da altri due compagni, illesi. Per individuarlo e recuperare il suo corpo senza vita i soccorritori hanno dovuto lavorare tutta la mattina. (Corriere della Sera)

BOLOGNA – “Il 12 luglio (meteo permettendo) tenterò un'impresa per me estrema: dal mare alla vetta del Monte Bianco senza dormire, con il solo uso delle gambe”. Aveva annunciato così la sua impresa, Michele Raule, 50 anni, ingegnere meccanico di San Lazzaro di Savena, sposato con tre figli. (La Repubblica)