Il fallimento del campo largo, lettera aperta a Schlein di un dirigente calabrese del Partito Democratico

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Va giù duro Domenico Francesco Richichi, componente della direzione regionale del Partito Democratico della Calabria, il quale in una lettera al leader Elly Schlein chiede un cambio di passo, fa delle domande ai vertici dei Dem. “Il Leader dei 5Stelle Giuseppe Conte ha sentenziato: “il campo largo non esiste più”. Abbiamo ricevuto il benservito, carissima Segretaria. Visto l’interlocutore, benservito prevedibile che si sarebbe dovuto evitare agendo con il necessario buon senso, quel buon senso che, nel PD, dal 2013 non esiste più, ove sia mai esistito. (StrettoWeb)

Ne parlano anche altre testate

Non ci voleva una Cassandra per prevedere che il problema era più grande della Liguria. E che nel momento in cui veniva sfidato da Grillo - sfida esistenziale, di leadership e di identità - Giuseppe Conte non poteva permettersi di associare il suo nome a quello di Renzi, per quel che è e rappresenta per il suo mondo, da Bin Salman scendendo pe’ li rami. (L'HuffPost)

Mentre ci si preparava a contare i danni dovuti al nuovo slittamento dell’approvazione del Defr, il documento di economia e finanza regionale ormai quasi fuori tempo massimo, su cui Michele Emiliano teme di non avere ancora i numeri necessari in Consiglio regionale, il quadro pugliese è stato superato e in qualche modo travolto da quello nazionale. (quotidianodipuglia.it)

È la consegna che Elly Schlein ha dato ai suoi. Mentre il mondo brucia, con elezioni così importanti alle porte, impelagarsi in una rissa sul perimetro della coalizione con il (fu?) principale alleato, oltre che senza senso, è del tutto controproducente. (la Repubblica)

Da un’ora ormai rimbalzano di divanetto in divanetto, dal Transatlantico alla buvette, le ultime dichiarazioni di Giuseppe Conte: «Il campo largo non esiste più», nemmeno in Umbria e in Emilia-Romagna al voto a novembre, là dove accordi erano stati fatti t… (La Stampa)

«Penso quello di Conte sia un modo per recuperare consenso», spiega ad alcuni deputati Lorenzo Guerini. Al Pd la misura è colma, anche se la linea della segretaria è sempre la stessa: non cadere nelle provocazioni di Conte. (Corriere della Sera)

Elly Schlein (Italia Oggi)