Nuoro, il post della mamma di Giusi: «Basta commenti sulla tragedia»
Ha usato i social per chiedere rispetto, dopo la terribile tragedia, a tutela dell’unico superstite della strage di mercoledì. La madre di Giusi Massetti ha rotto il silenzio e lanciato così il suo appello in favore del nipote 14enne. Ieri sera 10mila persone hanno partecipato alla fiaccolata per le vie di Nuoro. Il servizio di Gianfranco Locci per il tg di Videolina. (Unioneonline) (L'Unione Sarda.it)
Ne parlano anche altre testate
Eseguite le autopsie da parte del medico legale Roberto Demonti, restituite le salme alle famiglie, domani, 1 ottobre, alle 11 nella cattedrale di Santa Maria della Neve, officiati dal parroco don Giovanni Chessa, si terranno i funerali di Paolo Sanna, il vicino nonché padrone di casa di Roberto Gleboni, l’omicida-suicida. (Cronache Nuoresi)
Una grande partecipazione ha caratterizzato la fiaccolata svoltasi questa sera a Nuoro, organizzata per esprimere vicinanza e sostegno alla famiglia delle vittime della tragica strage avvenuta mercoledì scorso. (vistanet)
Come lo adorava la primogenita Martina, che gli aveva dedicato persino la tesi di laurea. Per il marito, Giusi aveva rinunciato a tutto, facendo esclusivamente la casalinga. (Corriere della Sera)
I primi esami sono stati condotti sui corpi dello stesso omicida, di Martina Gleboni di 25 anni, figlia maggiore della coppia, e di Paolo Sanna, il 69enne vicino di casa. (Today.it)
Il ragazzino è stato operato alla mandibola e gli investigatori avevano bisogno di ascoltare perché è il testimone oculare del massacro in casa quando il padre ha ucciso la madre, il fratello e la sorella per poi uccidere un vicino e quindi andare a casa della mamma e sparare anche contro di lei. (Il Fatto Quotidiano)
Sono state confermati i quattro colpi di pistola indirizzati alla moglie Giusi Massetti dal marito e pluriomicida Roberto Gleboni. Anche il piccolo Francesco, 10 anni, è stato colpito alla testa. Concluse nel weekend le autopsie sulla strage di Nuoro, eseguite dal medico legale Roberto Demontis all’ospedale Brotzu di Cagliari. (L'Unione Sarda.it)