Da Dall'Igna e Domenicali non solo parole: Ducati ha detto un no a Pecco Bagnaia per non fregare Jorge Martin

Una l’ha firmata Paolo Ianieri per la Gazzetta dello Sport, l’altra, invece, Daniele Sparisci per il Corriere della Sera. Di cosa stiamo parlando? Di due interviste uscite praticamente in contemporanea rispettivamente a Gigi Dall’Igna e Claudio Domenicali. L’ingegnerissimo e il grande capo di Ducati. Insieme, anche se su pagine diverse, pure nel ribadire ciò a cui nessuno sembra voler credere: Ducati non farà niente per favorire uno tra Pecco e Martin sulla strada del titolo mondiale 2024. (MOW)

Ne parlano anche altre testate

Ciao a tutti! Il dominio Ducati in MotoGP, quest’anno addirittura schiacciante, solleva entusiasmo e anche critiche più o meno comprensibili (più meno che più), come capita sempre a chi vince tanto o troppo. (Moto.it)

Gigi Dall'Igna, direttore generale di Ducati Corse, ha festeggiato così il risultato del Giappone: 7 Desmosedici davanti nella Sprint di sabato e 7 nelle prime 8 nel GP. "Sono solo contento. (La Gazzetta dello Sport)

Il Drake disse entusiasta di sì: ma cominciava a stare male, dovette rinunciare all’ultimo mo… Aveva appena fatto costruire la pista, in cima a una collina livellata grazie a un puntatore satellitare: roba da fantascienza, per quei tempi. (la Repubblica)

Claudio Domenicali: «Ducati ha cambiato la storia della MotoGp, Bagnaia-Martin? Festa in ogni caso. Nuove regole? C'è un tentativo di rallentarci»

L’addio di Paolo Ciabatti alla MotoGP aveva cominciato a serpeggiare nel paddock verso fine 2023, si potrebbe dire - per rendere più semplici le cose - dopo l’addio di Marc Marquez alla Honda. (MOW)

Nell’ultimo GP del Giappone c’erano 7 Desmosedici davanti, in gara erano 7 nelle prime … Settimana di pausa per il campionato MotoGP, poi le ultime quattro gare che decreteranno il vincitore del titolo 2024. (Corse di Moto)

Si parla di creatività italiana, ma il vostro è un metodo. «Alla fine abbiamo cambiato la storia, in uno sport dominato dai giapponesi si è imposto un sistema italiano. (Corriere della Sera)