Delitto di via Poma, il giudice dice no all’archiviazione: c’entrano i servizi segreti?
Delitto di via Poma, il giudice dice no all’archiviazione: c’entrano i servizi segreti? Il gip di Roma Giulia Arcieri ha respinto al richiesta di archiviazione della Procura e ordinato nuove indagini: nella vicenda potrebbe essere stati coinvolti i servizi segreti, dal momento che negli uffici in cui lavorava la 21enne erano custoditi documenti "riservati" Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)
Ne parlano anche altri giornali
Nell’appartamento di via Poma a Roma in cui fu uccisa Simonetta Cesaroni il 7 agosto 1990 c’erano documenti riservati dei servizi segreti. È questa la tesi della magistrata Giulia Arcieri che ha respinto la richiesta di archiviazione della procura capitolina, dando indicazioni molto precise su come procedere: grande attenzione sull’intervento di “poteri forti” nelle vecchie indagini inquinate. (ilmessaggero.it)
L’uomo, già sottoposto ad una misura restrittiva della libertà personale per i molteplici trascorsi penali, era stato recentemente arrestato per maltrattamenti nei confronti dei suoi stessi familiari. POGGIO MIRTETO – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Poggio Mirteto hanno arrestato in flagranza di reato un 35enne del luogo, noto alle Forze dell’Ordine, per il reato di evasione. (Cronache Cittadine)
Per cominciare, la ragazza di via Poma era lì, nell’ormai celebre via, solo part time. Uno degli omicidi più indagati di sempre è divenuto un caso letterario di definizioni improprie e ambiguità lessicali, oltre al resto: un patrimonio di indizi inesplorati e verità nascoste. (Corriere della Sera)
Mario Vanacore e il delitto di via Poma: «Ho visto Simonetta Cesaroni solo da morta». Nuovi dettagli emergono sul cold case di via Poma. (leggo.it)
Simonetta Cesaroni aveva vent'anni, un lavoro a tempo agli Ostelli della gioventù (Aiag) e sogni semplici. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
La richiesta di archiviazione sul delitto di Via Poma è stata respinta. Sono trascorsi 34 anni dal truce omicidio della ragazza di Cinecittà, assassinata nelle stanze dell’Aiag (associazione italiana degli ostelli della gioventù) il 7 agosto del ’90 da un assassino senza volto e senza nome. (Il Fatto Quotidiano)