Governo, Salvini: "Un mio ritorno al Viminale? Non ci sono più alibi ma ora sto bene dove sto"
Governo, Salvini: "Un mio ritorno al Viminale? Non ci sono più alibi ma ora sto bene dove sto" Il vicepremier e ministro Matteo Salvini durante in un punto stampa a Milano risponde a una domanda sul suo possibile ritorno al Viminale dopo l'assoluzione al processo Open Arms partendo di qui. Una possibilità che Meloni aveva escluso dalla Lapponia. "Al ministero degli Interni c'è un amico - sottolinea Salvini -, una persona che ha la mia amicizia e la mia fiducia come Matteo Piantedosi, sicuramente occuparsi della sicurezza, del futuro, della tranquillità e della serenità di milioni di italiani è qualcosa di bello a cui tutti non potrebbero che ambire". (La Stampa)
La notizia riportata su altri media
Il vicepremier cerca il bagno di folla in largo Argentina a Roma, dove gli portano uno striscione che sbandiera la sentenza di Palermo («Il fatto non sussiste»), stringe mani, fa collezione di pacche sulle spalle e si fa forte dei messaggi che gli arrivano da ogni dove, compresa una telefonata di Pier Silvio Berlusconi nel nome dell’antica battaglia garantista del padre Silvio, che Salvini promette «sarà portata a termine», basandola su due cardini: separazione delle carriere e responsabilità civile dei magistrati. (Corriere della Sera)
Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi ad otto anni. Dice così l’articolo 605 del codice penale. Chiunque priva taluno della libertà personale. I profughi, se certamente avevano il diritto di essere soccorsi e salvati, non avevano il diritto di entrare in Italia tout court ma di essere sbarcati in un porto sicuro dunque, più vicino. (La Stampa)
Nonostante la chiusura della presidente del Consiglio Giorgia Meloni dalla Lapponia ("C'è un ottimo ministro dell'Interno, siamo contenti del suo lavoro"), il vicepremier continua a lasciare aperta la porta che lo ricondurrebbe al dicastero guidato dal 2018 al 2019. (la Repubblica)
In soldoni l’assoluzione piena di Matteo Salvini – «perché il fatto non sussiste» – nel favoloso mondo del Nazareno, del gruppo Gedi e dei salotti televisivi dove sono “resistenti”, diventa motivo non per tornare mestamente sui propri passi, autocritica inclusa, ma per continuare a processare il centrodestra. (Secolo d'Italia)
Dopo la sentenza di assoluzione per il caso Open Arms, si rincorrono le voci di un possibile ritorno di Matteo Salvini a capo del Viminale. “Al Ministero dell’Interno c’è un amico, una persona che ha la mia amicizia e fiducia come Matteo Piantedosi“, ha detto il leader della Lega a margine di un appuntamento a Milano (LAPRESSE)
Dal momento in cui è stato letto il dispositivo di primo grado da parte dei giudici, lo scrittore non ha detto nulla. Matteo Salvini, come è noto è stato assolto. (Liberoquotidiano.it)