SIRIA. Un’occasione per Israele e per l’immagine “gloriosa” di Netanyahu

Twitter WhatsApp Facebook LinkedIn Email Print di Eliana Riva – AGGIORNAMENTI Ore 16 – Israele ha aperto il fuoco durante una manifestazione di protesta organizzata dagli abitanti siriani di un villaggio delle zone occupate, ferendo un dimostrante. L’episodio è avvenuto a Maariyah, dove Tel Aviv ha occupato una postazione militare utilizzata dall’esercito siriano prima della caduta di Assad. Gli abitanti siriani hanno denunciato giovedì 19 dicembre che i militari impediscono agli agricoltori di recarsi presso i propri campi. (Pagine Esteri)

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Quneitra, nelle Alture del Golan, è una città fantasma della Siria meridionale all'interno della fascia di sicurezza Onu che divide la Siria dalle zone occupate da Israle sin dalla guerra del Sei Giorni del giugmno 1967. (Corriere TV)

«I militari israeliani entrano ed escono dalle nostre terre a piacimento. Segni chiari di cingoli di carri armati incisi sull’asfalto scuro, hanno sfondato i marciapiedi e le aiuole fiorite, ritirandosi poi i soldati si sono accaniti contro i pali della luce: adesso sono tubi di ferro gettati a terra e utilizzati come barricate per bloccare il traffico sulla strada. (Corriere della Sera)

La data, spiega l'emittente tv israeliana, è stata fissata in base alla valutazione secondo cui per la fine dell'anno prossimo la situazione politica e di sicurezza in Siria si sarà stabilizzata, e per allora sarà possibile sapere se nel Paese ci sarà un soggetto che rispetterà gli accordi di separazione delle forze del 1974. (Tuttosport)

Quali rapporti tra Israele e la nuova Siria?

Punto primo: l’organizzazione islamista Hayat Tahrir al-Sham (HTS) quasi sicuramente non aveva intenzione di deporre Bashar al-Assad. Per cercare di capirlo dobbiamo andare indietro di qualche settimana e ripercorrere alcuni punti salienti forse troppo in fretta archiviati. (Rights Reporter)

A dare la notizia è l’ufficio stampa del primo ministro israeliano, che ha comunicato che l’esecutivo ha approvato all’unanimità quello che definisce un piano per lo «sviluppo demografico» del territorio occupato dal 1967: esso prevede l’installazione di nuove infrastrutture energetiche, e l’implementazione di servizi educativi e residenziali da portare avanti nell’area del Golan già dotata di insediamenti. (L'INDIPENDENTE)

Poche ore prima avevano varcato la Linea Blu ed erano riusciti a piantare le loro tende. “Si tratta di un incidente grave che ora è sotto indagine – ha confermato il portavoce dell’esercito, che in un primo momento aveva negato l’accaduto -. (Il Fatto Quotidiano)