"Lottiamo tutti insieme. Reindustrializzare è l’unica via possibile"
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Profondamente turbata e commossa, il sindaco Nicoletta Fabio ha aspettato fuori dal Palazzo Comunale l’arrivo degli operai di Beko in corteo ieri mattina. Un incontro non solo politico e dovuto, ma umano e voluto, come hanno dimostrato la commozione e gli abbracci con i 299 lavoratori che rischiano di perdere il lavoro a fine 2025. "Non dovrei essere commossa, dovrei essere arrabbiata - si è rivolta Fabio ai lavoratori -. (LA NAZIONE)
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Qualcuno, specialmente coloro, in molti, che hanno alle spalle più anni di attività produttiva si sfoga dicendo che sentono di aver dato tantissimo a questa fabbrica e ora si sentono traditi. Il progetto di vita In moltissimi hanno costruito negli anni, attraverso il lavoro dipendente qui, prima con la proprietà Merloni, poi con Whirlpool e ora con Beko Europa , anche il loro progetto di vita, facendo affidamento su un’industria considerata sempre sicura, in quanto forte, quindi al riparo da incertezze. (corriereadriatico.it)
"L’unica soluzione è andare a bussare direttamente ai piani alti e per questo motivo chiederò un incontro alla premier Giorgia Meloni perché il presidio Beko di Comunanza non può chiudere". (il Resto del Carlino)
E qui i lavoratori delle Marche scenderanno in piazza per lo sciopero del 29 novembre, indetto da Cgil e Uil. (il Resto del Carlino)
È l’urlo che risuona in piazza del Campo, rompendo la commozione dell’incontro tra il sindaco Nicoletta Fabio e gli operai Beko. I vertici della multinazionale turca - che ad aprile scorso avevano rilevato Whirlpool - hanno annunciato mercoledì, nel tavolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un piano industriale che prevede 1935 esuberi a livello nazionale, tra i quali rientrano i 299 lavoratori dello stabilimento di Siena, destinato a interrompere la produzione e chiudere i battenti a fine 2025. (LA NAZIONE)
Beko, il sindaco di Comunanza andrà dritto dal presidente del Consiglio dei ministri: «Dobbiamo sapere qual è il destino dell’area montana» Ore 21:30 ... (Cronache Fermane)
I turchi della Beko mettono in sequenza cifre che sono croci piantate sul terreno dell’occupazione: a Comunanza, entroterra profondo dell’ascolano, si prospetta la chiusura della fabbrica di lavatrici e lavasciuga, una partita di razionalizzazione industriale giocata sulla pelle di 320 dipendenti, soprattutto tute blu, con la spina nel fianco dell’indotto che potrebbe generare altre 2.000 vittime di quei tagli. (corriereadriatico.it)