Meloni, non si può abbandonare l'Ucraina al suo destino

"Se saltano le regole di diritto internazionale avremo una moltiplicazione delle crisi e il caos". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso del Forum Teha di Cernobbio. "L'ho detto anche ai miei omologhi di Cina - ha aggiunto-. L'unica cosa che non si può fare è abbandonare l'Ucraina al suo destino. E questa è la scelta che sta attuando l'Italia e che non cambierà". "Non ho mai cambiato idea sull'Ucraina e all'Italia viene riconosciuta una postura seria. (La Nuova Venezia)

Ne parlano anche altre testate

Nonostante i limiti imposti all’uso delle armi italiane in territorio russo «non abbiamo problemi con l’Italia». La concordia sul tema delle armi però è fragile e solo di facciata: mentre Zelensky si prodiga in elogi per Meloni, in un post su Facebook il nuovo ministro degli Esteri di Kiev, Andrii Sybiha – il rimpasto che ha silurato il suo predecessore Kuleba «è dovuto al fatto che la. (il manifesto)

CERNOBBIO – “Di cosa abbiamo parlato con Giorgia Meloni? Di ricostruire l’Ucraina, dei preparativi per la conferenza sul tema che si terrà in Italia nel 2025. Più rilassato rispetto a ieri, complice la notte passata nella splendida Villa D’Este sul Lago di Como dove si tiene il Forum Ambrosetti, il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha incontrato la premier nella prima parte della mattinata per poi affrontare un’intervista. (la Repubblica)

Almeno 240 soldati russi uccisi nel Donbass. Lo afferma lo Stato maggiore militare ucraino. (la Repubblica)

Meloni faccia a faccia con Zalensky: non molleremo Kiev

L’incontro a Cernobbio tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky: "Abbiamo apprezzato la decisione dell'Italia di ospitare la prossima Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina nel 2025". (Fanpage.it)

Cernobbio (Como), 7 set. – “Ho ascoltato e apprezzato le parole della presidente del Consiglio sull’Ucraina. (Agenzia askanews)

Sull'impegno dell'Italia. Sugli attacchi russi contro la popolazione civile e contro le infrastrutture. (Avvenire)