Guerra, ultime notizie - Ucraina, svolta Biden: sì a missili contro Russia. Attacco di Mosca, il più potente finora. Hezbollah apre alla proposta Usa cessate il fuoco

Ucraina, svolta Biden: sì a missili contro Russia. Attacco di Mosca, il più potente finora. Hezbollah apre alla proposta Usa cessate il fuoco Svolta di Biden sull’Ucraina. arriva il via libera Usa a Kiev ad usare i missili americani Atacms per colpire in Russia. Secondo il New York Times, le armi - che consentono attacchi fino a 300 chilometri di distanza - saranno dispiegate contro le truppe di Mosca e nordcoreane nel Kursk (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il presidente del Centro Studi Internazionali (Csi) Andrea Margelletti spiega cosa dobbiamo aspettarci, ma fa anche il punto sulla situazione sul campo nel e su quali sono gli scenari potrebbero aprirsi da qui ai prossimi… (La Stampa)

A pochi mesi dall'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, l'attuale presidente statunitense ha dato un ulteriore aiuto all'Ucraina impegnata nell'invasione russa. Joe Biden ha ceduto alle richieste del leader ucraino Volodymyr Zelensky di usare missili a lunga gittata statunitensi Atacms (Army Tactical Missile Systems) per colpire il territorio russo. (Today.it)

La guerra in Ucraina sta per entrare in una nuova fase, potenzialmente decisiva per gli equilibri del conflitto. (WIRED Italia)

Atacms, che cosa sono e che cosa possono cambiare i missili per Kiev “liberati” da Biden

La decisione presa dall’amministrazione statunitense mette l’Europa di fronte a un bivio: continuare come fatto finora oppure voltare radicalmente pagina. Come sempre i punti di vista sono diversi. (La Stampa)

Non c'é niente da fare, quelli che noi in Italia paragoniamo per ignoranza alla sinistra socialdemocratica europea, di sinistra non hanno un cazzo di niente. (Il Giornale d'Italia)

Ora Joe Biden ha assecondato la richiesta di Kiev di utilizzarli per colpire non soltanto le regioni ucraine occupate dalla Russia ma anche il territorio russo. LONDRA – L’Ucraina li ha chiesti all’America praticamente dall’inizio della guerra. (la Repubblica)