L'Economist ci premia, ma gli applausi a Draghi sono fischi ai politici

La foga autoassolutoria della politica italiana non smette mai di meravigliare.

La notizia: l’Economist incorona l’Italia di Mario Draghi come paese dell’anno.

Perché la politica italiana deve cominciare a salvarsi da sola

Gli applausi a Draghi sono sonori fischi a una politica vuota di senso e di significato.

Perché la politica italiana non può andare avanti a furia di piccole parentesi felici grazie a qualche salvatore della patria. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

In questi mesi di ripresa economica, l'occupazione giovanile sta crescendo più lentamente rispetto quella delle altre fasce d'età. Negli ultimi anni non ci sono mai state così tante offerte di lavoro”, aggiunge. (Valledaostaglocal.it)

Ma se il risultato perfetto è irraggiungibile, è giusto optare per la migliore soluzione imperfetta. Lo scrive in un editoriale per il “Financial Times”, Bill Emmott, autore del libro “Good Italy, Bad Italy”. (Nova News)

Il Financial Times non si fa illusioni: “Sarà debole e probabilmente incapace di approvare molte leggi. Mario Draghi “può servire meglio il Paese” da capo dello Stato. (LA NOTIZIA)

Un atteggiamento più positivo verso l’Italia è piuttosto diffuso tra gli osservatori stranieri. Non c’è dubbio quindi che la grande recessione abbia avviato uno sforzo di correzione delle nostre strategie di sviluppo (La rivista il Mulino)

foto SIR/Marco Calvarese. L’Italia è il Paese dell’anno, secondo l’Economist, il settimanale britannico che tira un milione e 58.000 copie. (Servizio Informazione Religiosa)

Il lavoro di Mario Draghi porta l’Italia ad essere premiata come Paese dell’anno. Dopo questi quasi due anni di grandissima difficoltà causata dalla pandemia, ricevere questo titolo è certamente una grandissima soddisfazione per l’Italia. (Metropolitan Magazine )