Borsa chiusura 13 marzo: la folle guerra dei dazi ubriaca di nuovo i mercati sia in Europa che negli Usa
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L’insensata guerra commerciale tra Usa ed Europa resta una mina vagante per i mercati finanziari che, dopo il rimbalzo di ieri, tornano a perdere terreno sia al di qua che di là dell’Atlantico Dopo la boccata d’ossigeno di ieri è tornata oggi la volatilità sui mercati, ubriacati dalle politiche tariffarie di Donald Trump che ora vuole colpire i vini europei con imposte del 200%. Le borse continentali, altalenanti nel corso della seduta, chiudono in calo, guardando pure all’andamento negativo di Wall Street, dove non basta l’impennata di Intel (+15,45%) a salvare il Nasdaq (-1,27%). (FIRSTonline)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La seduta odierna di Piazza Affari ha registrato un significativo ribasso, speculare a quanto accaduto nelle altre Borse europee. Le preoccupazioni circa la politica commerciale del presidente americano, Donald Trump, hanno influenzato negativamente gli investitori. (Gaeta.it)
L’andamento delle principali piazze finanziarie europee e delle Borse internazionali, i casi più rilevanti della giornata sui mercati finanziari, analizzati dai giornalisti de Il Sole 24 Ore (Il Sole 24 ORE)
Le Borse europee non consolidano i rialzi della vigilia e aprono in calo la seduta. I mercati continuano a monitorare gli sviluppi della guerra commerciale in corso, dopo le risposte del Canada e dell'Unione europea ai dazi del 25% su alluminio e acciaio imposti dall'amministrazione Trump. (Corriere della Sera)
A Milano, l'indice Ftse Mib ha registrato una contrazione dello 0,80%, fermandosi a 37.999 punti. Le Borse europee concludono la giornata con segno negativo, intimorite dalle crescenti tensioni commerciali con gli Stati Uniti. (Tutto Juve)
La guerra a sorsi di bollicine tra USA e UE uccide l'economia: i titoli di vini e liquori calano del 4%. Si salvano solo i mercati cinesi (Proiezioni di Borsa)
Chiude in frazionale ribasso Piazza Affari, mentre Eurolandia cresce con moderazione. Intanto i listini USA mostrano scambi in rosso. A pesare sui listini azionari del Vecchio Continente, contribuiscono le preoccupazioni per gli effetti che la politica commerciale dei dazi statunitense potrà avere sull'economia globale. (Finanza Repubblica)