Apple discrimina gli utenti europei: ultimatum di 30 giorni dall'UE, poi nuove sanzioni da miliardi di dollari
L'Unione Europea ha accusato Apple di pratiche di geo-blocking discriminatorie nei confronti dei consumatori europei: la Commissione Europea ha concesso ad Apple un mese di tempo per adeguarsi alle norme. (Multiplayer.it)
La notizia riportata su altre testate
La Rete di cooperazione per la protezione dei consumatori (Cpc) delle Autorità nazionali per la tutela dei consumatori e la Commissione Europea hanno notificato ad Apple, a seguito di un’indagine coordinata a livello europeo, diverse pratiche di geo-blocco potenzialmente vietate che la rete Cpc ha identificato su certi servizi media di Apple, come App Store, Apple Arcade, Music, iTunes Store, Books e Podcast. (CorCom)
In sintesi, geo-blocking, la pratica di barriere geografiche che Apple avrebbe creato ai consumatori di tutta Europa. Per questo motivo la Commissione europea ora chiede alla casa della mela di “allineare le proprie pratiche alle norme anti-geo-blocking dell’Ue”, in particolare per i servizi App Store, Apple Arcade, Music, iTunes Store, Books e Podcast. (EuNews)
La libertà della scelta del browser, ovvero quel software che consente agli utenti di navigare sul Web, è un tema sul quale l’Unione europea insiste da tempo immemore. L'entrata in vigore del Digital Markets Act comunitario ha costretto Apple ad aprire il suo ecosistema, tradizionalmente chiuso alle terze parti: la Commissione valuterà ora "attentamente" se le misure adottate per iPadOS siano efficaci nel rispettare gli obblighi Ue, inclusa la flessibilità sui browser di terze parti (Start Magazine)
Visto che Apple Media Services include tutti i servizi Apple pertinenti, come App Store, Apple Arcade, Apple Music, Apple Books, Podcast e altro, la CPC riferisce che i consumatori affrontano limitazioni quando si tratta di Accesso online, Metodi di pagamento e Download. (TuttoTech.net)
Un'indagine del CPC Network ha riscontrato "diverse limitazioni" applicate su base geografica nei download, nei sistemi di pagamento utilizzabili e anche nel cambiare l'interfaccia delle applicazioni dei vari servizi multimediali, come Apple Music (DDay.it)
La Consumer Protection Cooperation (CPC) Network delle autorità nazionali dei consumatori e la Commissione Europea hanno notificato a Apple l’esistenza di “numerose pratiche potenzialmente vietate” identificate nei servizi “Apple Media”, ossia App Store, Apple Arcade, Musica, iTunes Store, Libri e Podcast. (macitynet.it)