Mozambico alle urne: FRELIMO verso la vittoria tra corruzione, povertà e incertezza

Corruzione, violenza, accuse di frode e povertà: è questo il contesto in cui i mozambicani si sono recati alle urne mercoledì 9 ottobre scorso per eleggere il Presidente della Repubblica, i deputati all’Assemblea della Repubblica e alle assemblee provinciali e i rispettivi governatori. Secondo i risultati preliminari, diffusi in una nota dall’agenzia di stampa mozambicana AIM, gli elettori avrebbero riconfermato la fiducia al partito Frente de Libertação de Moçambique (FRELIMO) e al suo candidato Daniel Chapo. (ISPI)

Su altri giornali

Mozambico: assassinati l’avvocato di Venâncio Mondlane e il leader di Podemos Era circa la mezzanotte del 19 ottobre, la notte fra venerdì e oggi, quando, all’inizio della lunga strada dedicata al secondo presidente del Mozambico, l’Avenida Joaquim Chissano, vicino alla Piazza della Donna Mozambicana (Praça da OMM), bairro Coop, pieno centro di Maputo, due auto scure hanno affiancato la BMW dell’avvocato Elvino Dias, bloccandola, e sparando più di venti colpi di arma da fuoco nella parte anteriore del veicolo. (Nigrizia.it)

Secondo il dirigente di opposizione, il partito al potere dal 1975, il Frelimo, starebbe manipolando i risultati a vantaggio del suo rappresentante Daniel Francisco Chapo. ​Durante la manifestazione, la polizia ha lanciato lacrimogeni per disperdere la folla e un forte contingente delle forze di Difesa e Sicurezza composto da carri armati, veicoli blindati ed elicotteri. (Corriere TV)

Mozambico, il movimento della diaspora “Indignados” lamenta l’assenza dell’Italia e dell’Europa rispetto ai presunti brogli elettorali: “Vi interessa solo il gas”

Elezioni: vada come vada, il Mozambico non sarà più lo stesso Foto di Marits Vermeulen, da Flickr (Nigrizia.it)

Diritti umani e democrazia non possono valere meno del gas naturale: lo sottolineano gli "Indignados", un gruppo nato in seno alle comunità della diaspora del Mozambico che denuncia la mancanza di attenzione dell'Italia per le elezioni contestate e macchiate a Maputo da assassinii "politici". (la Repubblica)