Zelensky vola negli Usa in cerca di armi e nel frattempo lancia una nuova offensiva nella regione russa di Kursk

Da un lato, Volodymyr Zelensky che è atterrato a Washington per incontrare Joe Biden, Kamala Harris e Donald Trump, al fine di ottenere armi e il via libera a colpire in Russia; dall’altro, le truppe dell’Ucraina che hanno lanciato una nuova offensiva nella regione russa di Kursk. Dopo che la situazione nell’oblast sembrava pressoché risolta, le truppe di Vladimir Putin stanno subendo una nuova infiltrazione con le unità della 957ma brigata d’assalto aviotrasportate che hanno sfondato una sezione del fronte al confine russo nella regione di Kursk. (LA NOTIZIA)

Ne parlano anche altre testate

Le forze ucraine colpiscono in Russia ma crollano in Donbass Gli ultimi sviluppi militari sui fronti russo – ucraini possono essere suddivisi in due parti. Da un lato l’iniziativa di Kiev tesa ad accreditare successi nell’attacco in profondità a tre importati depositi di munizioni russi e a sostenere l’offensiva nella regione di Kursk (Analisi Difesa)

Il comando lo ha annunciato sui social diffondendo il video dell'incursione (LAPRESSE)

Lo ha fatto capire Volodymyr Zelensky prima di volare negli Stati Uniti per presentare il ‘piano per la vittoria’. I successi dell’operazione a Kursk, nella strategia di Kiev, possono essere usati come merce di scambio in un futuro negoziato con Mosca per porre fine alla guerra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"E' la seconda operazione riuscita di sfondare il confine russo dall'inizio dell'operazione nel territorio della regione russa di Kursk", si legge nel messaggio. Lo riporta RBC-Ucraina riprendendo il dipartimento di comunicazione del comando delle forze armate dell'Ucraina su Telegram. (Il Messaggero Veneto)

Aveva 54 anni: da qualche tempo mi ritrovo a pensare che forse si è sacrificato invano. «Mio padre Igor è morto con il fucile in mano per Bakhmut nell’ottobre 2022. (Corriere della Sera)

Stiamo combattendo contro un nemico che ha un numero elevato di soldati, molti più di noi. Per questo abbiamo bisogno di un grande sostegno da parte dei Paesi alleati. (RSI.ch Informazione)