Al Jolani promette elezioni in Siria, mentre Mosca si ritira e Israele continua i raid
Il nuovo governo della Siria dovrà prevedere nel suo programma lo svolgimento di elezioni. Questa la promessa formulata dal leader jihadista armato Ahmad Sharaa (noto come Abu Muhammad al-Jolani) che controlla buona parte del Paese. Una promessa formulata ai microfoni di Al Jazeera e giunta, non a caso, proprio mentre dal vertice di Aqaba giungeva la richiesta di costituire in Siria un "governo inclusivo" in un Paese, almeno formalmente, «unito» e «stabile». (La Stampa)
Ne parlano anche altre fonti
Almeno 14 morti in nuovi raid di Israele su Gaza (Il Sole 24 ORE)
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto un colloquio telefonico con il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo riporta il quotidiano “The Times of Israel”, spiegando che Netanyahu e Trump avrebbero discusso di un possibile accordo sugli ostaggi, della guerra contro Hamas a Gaza e della situazione in Siria (LAPRESSE)
– Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha discusso con il presidente degli Stati Uniti eletto Donald Trump sugli sforzi in corso per raggiungere un accordo per la liberazione degli ostaggi ancora in mano ad Hamas e sugli sviluppi regionali, tra cui la situazione in Siria e nella Striscia di Gaza. (Agenzia askanews)
Il premier israeliano Benjamin Netanyhu ha avuto con colloquio telefonico con il presidente eletto Donald Trump, nel corso del quale i due leader hanno parlato di un possibile accordo per la... (Virgilio)