Mosca: macchina bellica oltre i limiti

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Ucraina

L’economia russa è sempre più un’economia di guerra. Sempre più, perché i soldi che fluiscono nelle casse dell’esercito crescono anno dopo anno. Il bilancio proposto dal governo russo per il triennio dal 2025 al 2027 prevede l’ennesimo aumento al budget della difesa. Entro l’anno prossimo la spesa militare è prevista salire di quasi il 20%. Rispetto al budget pre-guerra è cambiato l’ordine di grandezza: dagli oltre 3.500 miliardi di rubli del 2021 si passerà secondo le previsioni della Federazione a oltre 13mila miliardi. (ISPI)

La notizia riportata su altre testate

Dopo un anno e mezzo di conflitto, Putin aveva dichiarato che la cosiddetta “operazione speciale” avrebbe “purificato” la società russa da una “quinta colonna”. La guerra della Russia contro l’Ucraina ha messo ancora più in luce la corruzione nella Federazione Russa, che, da sempre, è endemica. (L'Opinione delle Libertà)

11/10/2024 | Igor Markic In sostanza, si dovrebbe arrivare ad un record di 145 miliardi di dollari (cioè circa 14 trilioni di rubli), una crescita di 6 miliardi di dollari (pari a circa 580 miliardi di rubli) rispetto al 2024. (RID)

E’ quanto… (L'HuffPost)

Russia, l'economia inizia a scricchiolare: una crisi finanziaria può travolgere Putin

Di Giuseppe Gagliano – Il ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, ha recentemente annunciato che la quota di entrate derivanti da gas e petrolio nel bilancio statale è scesa al 23%. Questa riduzione riflette una tendenza significativa nella struttura delle finanze pubbliche russe, che storicamente hanno fatto grande affidamento sugli introiti energetici per sostenere l’economia nazionale. (Notizie Geopolitiche)

Secondo gli analisti, il sistema economico messo in piedi dal Cremlino, orientato alla guerra e all'incremento senza precedenti della spesa militare, rischia di aggravare i già precari equilibri delle finanze del governo. (ilmessaggero.it)

BRUXELLES. L’economia russa non è in crisi, nonostante le sanzioni dell’Unione europea e le restrizioni del mondo occidentale quale risposta alla campagna militare in Ucraina. (La Stampa)