Femminicidi, basta con i mostri e le mele marce

Quello della violenza sulle donne è un fenomeno che continua a riempire le notizie di cronaca: l’ultimo episodio a Nuoro, dove Roberto Gleboni ha sparato a moglie e figli, poi a un vicino. I media che hanno il delicato compito di narrarlo, devono particolare attenzione al linguaggio utilizzato, per evitare di veicolare stereotipi che nutrano concezioni distorte del fenomeno. Si legge ancora troppo spesso infatti di femminicidi rappresentati come tragedie impreviste, inspiegabili e inevitabili, causate da raptus di gelosia, da un momento di follia, per mano di uomini definiti come mostri, pazzi, bestie. (Vita)

Se ne è parlato anche su altri media

La strage di via Ichnusa non ha ancora un movente chiaro. L’unica certezza è lo strazio per la morte di quattro persone: Giusi Massetti, i figli Martina e Francesco (morto in ospedale durante la notte successiva alla strage) e Paolo Sanna, il vicino di casa incrociato per caso e ucciso nel pianerottolo da Roberto Gleboni, che si è poi suicidato con un colpo alla testa. (Cronache Nuoresi)

Il 14enne, ricoverato nel reparto di Otorinolaringoistria dell'ospedale San Francesco di Nuoro, dopo un intervento per la rimozione di alcune schegge dalla mandibola, verrà sentito dagli investigatori e dagli inquirenti in modalità protetta, con il supporto di uno psicologo infantile e di un tutore, l'avvocato Antonio Cualbu già nominato dalla Procura. (Il Messaggero Veneto)

L’uomo ha poi aperto il fuoco anche contro un vicino di casa, un 69enne incontrato sul pianerottolo mentre usciva e morto nella notte a causa delle gravi ferite riportate. Secondo quanto emerso sulla stampa nazionale, un operaio forestale di 52 anni, dopo una lite in un appartamento, ha ucciso la moglie, 43 anni, la figlia più grande di 25 anni, e il figlio di 10. (Frosinone News)

Le prime parole dell'unico sopravvissuto al massacro compiuto dal padre, Roberto G.: "Sono tutti morti. In casa urlavano tutti". (Fanpage.it)

Oggi è giovedì Paolo e tu non ci sei più perché il destino, quello più assurdo, terribile e sconosciuto che ti è stato riservato, ti ha bruscamente strappato alla vita, alle tue splendide, amate donne, al tuo gatto, ai tuoi acquerelli, alle tue tante passioni, al tuo coro”. (Cronache Nuoresi)

NUORO – Nuovi inquietanti dettagli sulla strage familiare di Nuoro compiuta da Roberto G., l’operaio 52enne che due giorni fa ha ucciso la moglie, la figlia maggiore di 24 anni, il figlio di 10 anni e un vicino di casa incontrato per caso sul pianerottolo prima di togliersi la vita. (StatoQuotidiano.it)