Parma. Sconosciuto al fisco, ma con 18 auto di lusso: denunciato per autoriciclaggio e frode
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Nella mattinata di giovedì 29 gennaio, la Guardia di finanza di Bologna e di Parma ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo ai fini della confisca emesso dalla Procura di Parma a... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
La notizia riportata su altri giornali
Però la realtà è che il figlio aveva intestato fittiziamente alla madre (poi deceduta) e ad altri prestanome (un operaio, il meccanico, la compagna ecc) auto di sua proprietà, soprattutto Ferrari d’epoca di grande valore. (Corriere della Sera)
Guardia di Finanza di Bologna e di Parma hanno eseguito un decreto emesso in via di urgenza dalla Procura di Parma a carico di un parmigiano, sconosciuto al Fisco, risultato commerciante di autoveicoli di pregio da circa 25 anni. (Gazzetta di Parma)
Una Ferrari 340 MM Vignale Spider (appena tre esemplari costruiti dalla casa di Maranello), una Ferrari 275 GTB/2 di color verde pino, prodotta, in questa colorazione, in sei esemplari, e poi altri modelli della casa del Cavallino Rampante e ancora Lamborghini e Porsche: in tutto sono 18 i veicoli che la Guardia di Finanza di Bologna e Parma ha sequestrato, a seguito di un decreto emesso dalla Procura di Parma a carico di un commerciante di auto d'epoca completamente sconosciuto al fisco. (Adnkronos)
Bologna, sequestrate Ferrari d'epoca e auto di lusso: il blitz della Guardia di Finanza (La Stampa)
Le indagini della Guardia di Finanza di Trento, avviate nel 2022, hanno svelato un complesso sistema di frode fiscale, riciclaggio e autoriciclaggio che coinvolgeva società con sedi fittizie in Spagna e Austria ma operanti in Italia, precisamente a Desenzano del Garda. (Virgilio)
– Da 25 anni vendeva auto di lusso e, attraverso l’utilizzo di società intestate a prestanomi, non dichiarava i proventi al Fisco. Il tutto per un valore di quasi otto milioni di euroMissing Credit Aveva costituito una sorta di catena infinita con la quale attraverso le vendite delle auto di lusso alimentava il suo patrimonio e dall'altro lato le omesse dichiarazioni dei redditi gli consentivano di accantonare altra liquidità da investire in ulteriori acquisti, che – a loro volta - generavano altri proventi. (il Resto del Carlino)