L’Ue contro Musk, “basta interferenze”. Macron: “Guida l’internazionale reazionaria”

Se da un lato si susseguono le voci di una trattativa tra il governo di Giorgia Meloni ed Elon Musk per la fornitura di infrastrutture di telecomunicazioni all’Italia, dall’altro in Europa cresce l’irritazione per le “interferenze” del miliardario americano, patron di SpaceX e Tesla, nella politica interna di alcuni Paesi. “Elezioni libere ed eque sono al centro della nostre democrazie”, mette in chiaro la Commissione europea, con la dichiarazione di un portavoce che ha commentato la scelta di Musk di intervistare su X la leader dell’Afd, il partito di estrema destra tedesco (Italia Oggi)

Se ne è parlato anche su altre testate

Questo anche grazie alle parole di Elon Musk che accusa il primo ministro Keir Starmer, sotto attacco a causa di un'ondata di indignazione suscitata dalle accuse di insabbiamento istituzionale legato a decine di migliaia di stupri su ragazzine inglesi. (Il Giornale d'Italia)

Il governo italiano è in trattativa con SpaceX di Elon Musk per un possibile accordo da 1,5 miliardi di euro per le telecomunicazioni. Musk ha scritto su X che è “pronto a fornire all'Italia la connettività più sicura e avanzata”. (QuiFinanza)

La Commissione Ue mette in guardia Elon Musk, sempre più ingombrante al di là e al di qua dell’Atlantico. Nel mirino di Bruxelles c’è X, il social media di proprietà di Musk, che in quanto piattaforma con circa 112 milioni di utenti nell’Ue ricade della giurisdizione europea ed è già da metà dicembre sotto procedimento formale da parte delle Commissione. (il manifesto)

Ue a Musk: «Non usi X per fini impropri nelle elezioni»

Nessuna grande nazione europea sembra riuscire a sfuggire a Elon Musk, il potente miliardario americano che da qualche settimana si sta dimostrando sempre... Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia. (Virgilio)

SpaceX, Calenda: "Storia disdicevole per l'Italia. Meloni chiarisca in Parlamento" 07 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)

Ad alzare la voce per ora sono le capitali - Berlino, Parigi e Londra in testa - mentre invece l’Unione Europea si sta muovendo con passo più felpato, chiedendo a Musk di agire «entro i limiti legali» e di non utilizzare l’ex Twitter «in modo improprio». (Il Sole 24 ORE)