Papa Francesco elegge 21 nuovi cardinali nel suo decimo concistoro: cinque sono italiani
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CITTÀ DEL VATICANO Francesco mostra un ematoma vistoso sotto il mento, sul lato destro del viso - «una contusione, venerdì mattina ha battuto il mento contro il comodino», fa sapere il portavoce vaticano Matteo Bruni - ma la mattina ha tenuto serenamente le udienze previste e ora, a San Pietro, sorride. E invita a guardarsi dalla «seduzione del potere», essere «costruttori di unità». Il collegio cardinalizio è sempre più espressione di quelle «periferie» del pianeta evocate fin all’inizio del pontificato, riflesso di una Chiesa meno eurocentrica e occidentale, attenta al Sud del mondo. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
Erano le 16.55 quando l'arcivescovo di Napoli si è inginocchiato davanti a Papa Francesco nella basilica di San Pietro, in Roma, ricevendo la berretta cardinalazioa, con l'anello, ultimo dei 21 nuovi cardinali a sfilare davanti al pontefice nel corso del concistoro pubblico. (Ottopagine)
È nella «bellezza di Maria, giovane donna che è libera, ma di quella libertà che non si realizza dicendo no a Dio», che il vicario del Papa per la diocesi di Roma Baldo Reina, creato cardinale da Francesco nel concistoro di sabato 7 dicembre, ha individuato il paradigma da seguire per restaurare «il dialogo drammaticamente interrotto dai progenitori», recuperando noi per primi tale dimensione dialogica con Dio «dentro il mistero della libertà». (Romasette.it)
Poche… Don Mimmo Battaglia si inginocchia davanti a Papa Francesco, capo chino e mani giunte. (La Repubblica)
Concistoro, immagine di repertorio (il Giornale)
Nel corso della cerimonia, Papa Francesco ha consegnato ai nuovi cardinali la berretta e l'anello, simboli del loro nuovo ruolo. Durante l'omelia del rito nella Basilica di San Pietro, il Pontefice ha sottolineato l'importanza dell'avventura della strada, della gioia dell'incontro con gli altri e della cura verso i più fragili. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
A Parigi si è limitato ad inviare un messaggio indirizzato all'arcivescovo Laurent Ulrich che ha affidato al nunzio apostolico, Celestino Migliore incaricato di darne lettura a suo nome. (ilmessaggero.it)