Bimbo in coma per il formaggio, il papà: “È cieco e paralizzato. Dai colpevoli solo silenzio”

“Mamma, papà, vedo i mostri”. Sono state le ultime parole di Mattia Maestri il 7 giugno del 2017, poi è piombato nel buio. Da quel giorno non vede più, non parla e ogni muscolo del suo corpo si è addormentato. Sente solo le voci ma non le riconosce. Mattia è in stato vegetativo da quando ha 4 anni, dopo aver mangiato un formaggio con latte crudo contaminato dal batterio Escherichia coli. Suo padr… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il commento degli avvocati Paolo Chiariello e Monica Cappello di Trento, parti civili nel processo per lesioni gravissime causate a un bambino dal formaggio a latte crudo, dà il senso della … (Il Fatto Quotidiano)
A 8 anni dalla tragedia del piccolo Mattia, il bimbo di 4 anni (oggi 12enne) finito in stato vegetativo dopo aver mangiato un pezzo di formaggio a latte crudo contaminato, diventano definitive le condanne per l'ex presidente del caseificio sociale di Coredo (provincia di Trento) Lorenzo Biasi e il casaro Gianluca Fornasari. (Today.it)
“Non posso dirmi felice per la sentenza di Cassazione di ieri, perché dopo aver perso un figlio non si può più dirsi felici” ha commentato all’Ansa Giovanni Battista Maestri, dopo la conferma delle condanne per gli imputati. (Virgilio Notizie)

«Non posso dirmi felice per la sentenza di Cassazione di ieri, perché dopo aver perso un figlio non si può più dirsi felici. Un pezzo di formaggio, un bimbo in coma, la causa a Trento. (ilmessaggero.it)
Dico però che c'è stato un passaggio importante per fare in modo che quello che è successo a Mattia non accada a un altro bambino». «Non posso dirmi felice per la sentenza di Cassazione di ieri, perché dopo aver perso un figlio non si può più dirsi felici. (leggo.it)
La Cassazione dà ragione ai genitori del bambino, oggi dodicenne, e conferma la condanna dell’ex presidente del caseificio sociale di Coredo, in provincia di Trento, Lorenzo Biasi, e del casaro Gianluca Fornasari per lesioni gravissime causate al piccolo Mattia Maestri. (la Repubblica)