Giustizia, Nordio: "Con stop a referendum inevitabili conseguenze per governo"
Il Guardasigilli ad Atreju: "Per un argomento così delicato l’ultima parola deve essere quella del popolo" “Io auspico il referendum sulla riforma della giustizia perché per un argomento così delicato l’ultima parola deve essere quella del popolo. Certo”, se non dovesse passare “delle conseguenze ci sarebbero” per il governo. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo ad Atreju nel corso del panel ‘Separazione delle carriere: una riforma che l’Italia attende da trent’anni – La via italiana per una giustizia giusta, più efficiente e più efficace’. (LAPRESSE)
Su altre fonti
Lo afferma il ministro della Giustizia Carlo Nordio al dibattito sulla... "Suona non dico offensivo, ma bizzarro pensare che (la riforma costituzionale ndr.) sia punitiva della magistratura". (Virgilio)
Poi ha parlato nello specifico dell'ex magistrato Piercamillo Davigo: "Abbiamo avuto un protagonista di 'Mani Pulite' condannato per via definitiva. (Liberoquotidiano.it)
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, lo ha detto nel corso del dibattito sulla giustizia ad Atreju, la festa di FdI in corso al Circo Massimo a Roma, al quale ha partecipato tra gli altri il presidente dell'Anm, Giuseppe Santalucia. (Secolo d'Italia)
"Suona non dico offensivo, ma bizzarro pensare che (la riforma costituzionale ndr.) sia punitiva della magistratura". Lo afferma il ministro della Giustizia Carlo Nordio al dibattito sulla 'Separazione delle carriere: una riforma che l'Italia attende da trent'anni La via italiana per una giustizia giusta, più efficiente e più efficace', moderato dal direttore dell'Adnkronos Davide Desario ad Atreju (OKMugello - News dal Mugello)
Davigo è ormai, tecnicamente parlando secondo le sue stesse parole usate nei confronti a suo tempi di Craxi, un pregiudicato e parliamo di una delle colonne della procura più importante di Italia dopo quella di Roma". (il Giornale)
L'auspicio è dello stesso ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha più volte ribadito che su una riforma così costituzionalmente rilevante debbano essere gli italiani a pronunciarsi, anche per evitare che l'eventuale approvazione parlamentare venga percepita dai cittadini come il solito accordo sottobanco fatto dai partiti. (Il Dubbio)